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24/08/2023 06:00:00

Il Solarium di Levanzo, ecco perché è stata annullata la concessione demaniale

 Sulla vicenda del Solarium della vergogna a Levanzo è calata la parola fine con la decisione presa dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente di annullare la concessione demaniale marittima alla Ma.Ce.Tra. Spa, la società che fa capo all’ex esponente di Forza Italia Giuseppe (Peppone) Maurici, che in questi mesi di controversie, polemiche e ricorsi ha sostenuto di avere tutto in regola.

Nei mesi scorsi la Soprintendenza ai Beni Culturali e ambientali di Trapani aveva ordinato il ripristino dei luoghi e di smontare la struttura, per la difformità tra "il progetto realizzato e quanto rinvenuto dai tecnici dello stesso Ufficio". Inoltre si era scoperto che il solarium era stato realizzato con la concessione demaniale scaduta. La Regione ha così accolto le motivazioni della Soprintendenza e annullato la concessione.

Il documento che annulla la concessione – Ieri, 22 agosto, il dirigente regionale della Struttura Territoriale dell’Ambiente, Vito Vaiarello, ha inviato un documento alla ditta Ma. Ce. Tra. Spa e per conoscenza alla soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani e agli altri Enti interessati, tra i quali il Comune di Favignana con il quale ricostruisce la vicenda e conferma lo stop alla concessione. Il 31 maggio 2023 la Soprintendenza di Trapani ordina alla ditta il ripristino dei luoghi affidati in concessione e contro tale richiesta della Soprintendenza la stessa ditta ha presentato prima una lettera lo scorso 8 giugno integrata poi con una successiva del 20 giugno.

La Soprintendenza di Trapani rileva la difformità dei lavori – A luglio 2023 la Soprintendenza conferma la difformità dei lavori, avendo dato parere favorevole per una struttura interamente in legno, compresa la struttura portante e di altezza contenuta (max m 1,50 fronte mare). Gli accertamenti, invece, svolti dalla stessa Soprintendenza hanno rilevato un’altezza di gran lunga superiore (m 4,95) e dunque una difformità evidente e di non poco conto. Nel documento si ricorda che il parere definitivo del Genio Civile, non evidenziava, però, difformità con il progetto approvato a condizione dalla Soprintendenza. Il rilascio della concessione avveniva sulla base dei pareri resi in contrasto, fra loro, nell’utilizzazione di materiali differenti per la struttura portante.

La conclusione del dirigente dell’assessorato – “Per l’ufficio - dice il dirigente Vito Vaiarello -, la realizzazione definitiva contrasta con quanto autorizzato. Una struttura molto più elevata in altezza, e quindi di notevole impatto paesaggistico, eccessivamente incombente sia visivamente che per dimensioni, così ledendo l’integrità dei luoghi di alta qualità ambientale, e per ciò da tutelare. Per i motivi esposti l’Amministrazione ritiene di dover annullare l’autorizzazione rilasciata alla Ma. Ce. Tra. Spa per l’accertata evidente difformità di realizzazione dell’opera rispetto a quanto invece autorizzato, così come evidenziato dalla Soprintendenza”.

Il sindaco delle Egadi Forgione - “La realizzazione – si rileva nel provvedimento – contrasta con quanto autorizzato, sostanziandosi in una struttura molto più elevata in altezza e quindi di notevole impatto paesaggistico, eccessivamente incombente sia visivamente che per le dimensioni, così ledendo l’integrità dei luoghi di alta qualità ambientale”.
“L’annullamento da parte della Regione della concessione demaniale per la costruzione del solarium di Levanzo, che tanta indignazione e proteste ha generato nei mesi scorsi, è un atto importante”, dice il sindaco di Favignana Francesco Forgione. "La nostra Amministrazione aveva già provveduto a sospendere le autorizzazioni concesse. Oggi siamo a una svolta. Questo provvedimento comporterà i conseguenti atti di annullamento che gli uffici comunali stanno già predisponendo. Da parte nostra, continueremo a difendere e tutelare l’ambiente e ripristinarne la bellezza dei luoghi delle nostre isole laddove questi siano stati violati”.

Il Solarium è stato edificato con concessione demaniale scaduta - La concessione demaniale è stata rilasciata il 15 settembre 2020 alla ditta di Maurici. La società ha iniziato a costruire l’opera sugli scogli di Levanzo nel maggio 2023. Stando all’atto ufficiale, la ditta avrebbe dovuto edificare la struttura, e avviare l’attività, entro il 15 settembre 2021. Pena la decadenza della licenza. Quindi, sostanzialmente, i lavori sono iniziati dopo, e come confermano dagli uffici regionali non c’è stata alcuna proroga. Ma in questo filone era stato tirato in causa il Comune, perché, stando così le cose avrebbe rilasciato il permesso a costruire con la concessione demaniale scaduta. Il Comune di Favignana infatti ha dato alla ditta il permesso di costruire la struttura in data 7 gennaio 2022, “quindi quattro mesi dopo la possibile decadenza per mancata esecuzione, basandosi e citando la concessione rilasciata un anno e quattro mesi prima. Per norma, c’è un lasso di tempo ben preciso entro cui le concessioni dovrebbero andare a regime di vigenza a partire dalla data di rilascio”. Da quanto era emerso, nell’atto finale, erano confluiti due pareri difformi: solo legno per la Soprintendenza che ha autorizzato un progetto «del 15 aprile 2019», acciaio e bulloni per il Genio che ha espresso parere favorevole sulla scorta di nuovi elaborati giunti «il 3 dicembre 2019».

 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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