"Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati". È una celebre e suggestiva frase di Bertolt Brecht dal forte contenuto politico. Nel Belpaese fu usata da Giorgia Meloni al momento del voto di fiducia al governo Draghi per sottolineare la volontà di sottrarsi a un clima di normalizzazione che la nazione stava provando ad imporsi in occasione della nascita del nuovo esecutivo di 'unità nazionale'.
Per la cronaca l'opposizione a quell'esecutivo, nato per l'incapacità dei partiti e per fare fronte alla campagna vaccinale e alla stesura del PNRR, fu esercitata anche da Sinistra Italiana. È opportuno rammentare che l'autore del l'Opera da tre soldi fuggì in esilio il giorno dopo l’incendio del Reichstag - parlamento tedesco - che simbolicamente rappresentò il definitivo avvento del nazionalsocialismo hitleriano e che i suoi libri furono più volte messi al rogo in Germania, ma questa è un'altra storytelling.
Chiaramente non lo possiamo sapere con certezza, ma dato il suo vissuto personale e data la storia politica della Meloni è piuttosto difficile immaginare che Brecht avrebbe potuto apprezzare di essere citato da Giorgia Meloni in Parlamento. Esiste un abuso del citazionismo come forma di espressione della propria identità, anche se nella fattispecie circostanziale. A Marsala obtorto collo, avendo perso l'elezioni, si è accomodata la sinistra, quel che restava, a sala delle Lapidi. Correva l'anno VentiVenti e la left lilibetana andava ricostruita e in tal senso si propose alla guida del PD Lillo Gesone e il circolo online Nilde Iotti che affermava: "con la consapevolezza che l’eventuale rinuncia last minute di Lillo Gesone sarebbe un colpo - l’ennesimo - che il Pd di Marsala non può permettersi. A maggior ragione, in piena campagna elettorale per le primarie regionali del centrosinistra".
Ovviamente non venne eletto segretario l'ex consigliere comunale ma il dott. Paolo Pace legato a Linda Licari e scelsero d'appoggiare alla candidatura di presidente della regione Caterina Chinnici, immemori -??? - che l’europarlamentare era stata assessore regionale della giunta Lombardo, fondatore dell'MpA partito di centrodestra. La palermitana vinse le primarie e la Licari candidata all'ARS. L'esito fu disastroso, dietro anche al pirotecnico Cateno De Luca. Ma il capolavoro fu completato allorquando la Chinnici transitò in Forza Italia. Allora si scelse volutamente la sedia sbagliata, bastava ricordare la storia politica della Chinnici. Si attende in quali scranni si posizionerá la sinistra, veramente il centrosinistra della città, i posti a sedere del 'giusto' saranno parecchi dopo la "Notte atroce, funesta, orribil notte" -cit.-.lasciata dal primo cittadino attuale. Ma per il 2025 non arriveranno per 'divinazione', occorre un progetto di visione dell'Urbe, credibile e innanzitutto fattibile.
Vittorio Alfieri