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15/08/2023 06:00:00

In Italia sbarchi aumentati del 111%. Sono quasi centomila dall'inizio dell'anno, duemila i morti in mare

 L’Italia resta il Paese europeo che accoglie più migranti. Al primo giugno sono 50.405 quelli arrivati nel Bel Paese tra via terra e via mare. In totale in Europa ne sono arrivati 68mila e 571, 62.680 dal mare e 5.891 via terra. Alle nazioni europee di sbarco rimangono le briciole: in Spagna ne sono approdati 7mila e 291, in Grecia 4.985 e quasi 6mila tra Cipro e Bulgaria. I dati ufficiali confermati dal ministero dell’Interno dicono che in Italia c’è stato un aumento del 111% rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono purtroppo quasi 2mila le vittime registrate dall'inizio dell'anno.

Sono in totale quasi centomila i migranti arrivati fino al 14 agosto - Dal 1 gennaio 2023 al 14 agosto 2023 sono sbarcati 99.771 secondo quanto riportano i dati del Dipartimento della Pubblica sicurezza, nel 2021 erano 33.881 fino al 14 di agosto mentre nel 2022 erano 48.028.

I dati riguardanti i Minori stranieri non accompagnati sbarcati. Nel 2021 al 31 dicembre erano sbarcati 10.053, nel 2022 sempre al 31 dicembre erano 14.044, mentre nel 2023 al 7 di agosto sono 9.925.

 

La situazione più critica rimane quella di Lampedusa, dove l’hotspot da giorni conta presenze intorno alle 2mila, anche se continuano i trasferimenti dalla struttura dell’isola ad altri centri di accoglienza italiani.
Solo nella giornata di lunedì, sono 109 i migranti, tunisini per la maggior parte, arrivati a Lampedusa. Alcuni hanno dichiarato di essere salpati da Monastir, altri arrivati separatamente, invece, da Chebba. Le motovedette di Capitaneria e Guardia di Finanza hanno invece agganciato, al largo, due barchini, entrambi salpati da Sfax, con a bordo rispettivamente 44 e 42 persone originarie di Benin, Sudan, Burkina Faso, Camerun, Congo, Costa d’Avorio e Mali. Domenica in 24 ore, sull’isola c’erano stati 24 sbarchi per un totale di 912 persone, quasi tutte salpate dalla Tunisia.

Ennesima tragedia nel Mediterraneo, 41 i morti - A Lampedusa un barchino in metallo è affondato, fortunatamente le 45 persone a bordo sono state tratte in salvo. Non è andata così e si è trasformata nell’ennesima tragedia invece quella dei giorni scorsi, quando un altro barchino di metallo di 7 metri sul quale erano stati "caricati" in 45, si è ribaltato ed è affondato. Quarantuno, fra cui 3 bambini, i migranti morti; quattro - tre uomini e una donna, originari di Costa d'Avorio e Guinea Konakry - i sopravvissuti che sono riusciti ad arrivare a Lampedusa. E poco dopo, sono giunti 18 tunisini bloccati dalla Guardia di finanza. I naufraghi sono stati salvati, nelle acque antistanti a Zuwara in Libia, dalla nave, battente bandiera maltese, bulk carrier "Rimona". Né l'equipaggio del mercantile, né i militari della motovedetta Cp327 della Guardia costiera, sulla quale i superstiti sono stati trasbordati, hanno avvistato cadaveri dei compagni di viaggio perché i quattro sono stati soccorsi ieri, dopo più giorni dal naufragio e molto distante dal punto in cui si sarebbe consumata la tragedia. I naufraghi hanno raccontato ai militari della Guardia costiera prima, e ai poliziotti della squadra mobile di Agrigento poi, di essere partiti da Sfax in 45, fra cui 3 bambini, alle 10 di giovedì. Il loro barchino si sarebbe capovolto per le onde e sarebbe affondato. Tutti i migranti - stando a quanto riferito dai superstiti - sono finiti in mare.

La tragedia di Marettimo - Sono due i migranti morti nel naufragio al largo dell'isola di Marettimo, nelle Egadi.
Un cadavere è stato recuperato ieri, l'altro risulta disperso, I due, secondo quanto ha raccontato uno degli uomini recuperati dalla Capitaneria di Porto, dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza, sarebbero spariti nelle onde a circa 9 miglia dalla costa.
Nove sono stati recuperati dalla Guardia Costiera e due dalla Guardia di Finanza. Sono in corso le ricerche.
Al momento è stata trovata solo un'imbarcazione ma senza motore. Il racconto dei superstiti che si dichiarano algerini è al vaglio dei carabinieri. I 13 sarebbero partiti e si trovavano nella rotta delle isole Egadi.

L’intervento di Papa Francesco all’Angelus - “Un altro tragico naufragio è accaduto alcuni giorni fa nel Mediterraneo: 41 persone hanno perso la vita. Ho pregato per loro e con dolore e vergogna dobbiamo dire che dall’inizio dell’anno già quasi 2.000 uomini, donne e bambini sono morti in questo mare cercando di raggiungere l’Europa. E’ una piaga aperta nella nostra umanità”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’Angelus a Piazza San Pietro. “Incoraggio le forze politiche e diplomatiche che cercano di sanarla, il loro spirito di solidarietà e di fratellanza. Come pure l’impegno di tutti coloro che operano per prevenire i naufragi e soccorrono i naviganti”.

Bus dell’Ast per trasferimenti da Trapani Milo - Collaborazione tra Regione e Prefettura di Trapani per il trasferimento di 234 migranti dal Cpr di Milo. L’Ast, società regionale per il trasporto pubblico, ha messo a disposizione cinque bus che domani, 15 agosto, trasferiranno 70 persone a Catania, 114 a Reggio Calabria e 50 a Vibo Valentia. «Ricevuta la richiesta del prefetto di Trapani - dice l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò -, abbiamo immediatamente attivato l’Ast che non si è tirata indietro. Il presidente Schifani nei mesi scorsi ha ottenuto il riconoscimento dello stato di emergenza da parte dell’esecutivo nazionale e sta facendo la propria parte anche sul fronte dei trasferimenti. Un contributo importante per gestire l’enorme flusso di migranti che sta raggiungendo la Sicilia in queste settimane».



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