Sembrava essere tornato quasi tutto alla normalità. Ma il vulcano ha fatto il vulcano, l’Etna ha mandato di nuovo in tilt il trasporto aereo da e per la Sicilia. Nei giorni clou dell’estate è così scoppiato di nuovo il caos aerei sull’isola.
Da domenica l’Etna dà spettacolo, ma sta creando anche tanti disagi. Ieri per le emissioni di cenere l’aeroporto di Catania Fontanarossa è rimasto chiuso tutto il giorno. Lo scalo è stato riaperto solo questa mattina all'alba. La conseguenza è stata quella di dirottare i voli in arrivo e in partenza, con pochissimo preavviso, verso altri scali. Disagi per migliaia di viaggiatori che dovevano tornare a casa e per le persone che venivano a trascorrere le vacanze in Sicilia.
Sono più di cento, tra i voli in arrivo e in partenza da Fontanarossa, previsti ieri e dirottati in altri scali. Dalle 12 alle 20, erano previsti da Catania la partenza di 57 voli e l'arrivo di 68 voli. Cancellate le partenze e anche alcuni voli che dovevano arrivare. (Qui tutte le info sui voli)
Nella nuova emergenza è stato coinvolto anche l’aeroporto di Trapani Birgi verso il quale sono stati riprogrammati diversi voli.
In casi come questi sono le compagnie aeree a dover provvedere ad un autobus per trasferire i passeggeri all’aeroporto di origine o in quello di partenza riprogrammato. Ma non sempre succede
L'aeroporto di Catania è tornato poi operativo questa mattina all'alba.
«Per contrastare i nuovi disagi derivati dalla temporanea chiusura di Catania-Fontanarossa a causa della caduta di cenere vulcanica dall’Etna, abbiamo riattivato immediatamente il coordinamento tra le società di gestione degli aeroporti dell’Isola al fine di tutelare tutti i passeggeri e garantire la funzionalità degli scali». Lo annuncia l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò.
«Una decisione fondamentale dal punto di vista organizzativo - prosegue l’assessore - anche se, in casi come questi, dovuti a fenomeni naturali, la responsabilità del trasferimento dei passeggeri rimane a carico delle compagnie aeree. Ringrazio tutti coloro i quali si stanno impegnando per rendere la situazione meno disagevole».
Il caos voli in Sicilia ricomincia, quindi, dopo le settimane di passione per la chiusura di un terminal dello scalo catanese colpito da un incendio. Una chiusura che ha comportato il trasferimento di voli in arrivo e partenze in altri aeroporti, non proprio vicino Catania. Per raggiungere il capoluogo etneo da Trapani, ad esempio, ci vogliono 5 ore.
Senza considerare che gli aeroporti in cui sono stati riprogrammati i voli hanno dovuto fare gli straordinari.
Le imprese e gli operatori turistici siciliani sono ancora imbestialiti per i disagi e il danno di immagine, anche legato agli incendi, che l’isola ha avuto.