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12/08/2023 06:00:00

Incendi: il Comune di Trapani dice di essere in regola. Il piano della Regione 

Ieri abbiamo pubblicato la notizia del commissariamento di alcuni comuni siciliani, da parte della Regione, perchè non sono in regola con il catasto dei terreni incendiati. Il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, dice che però nel suo Comune è tutto in regola.

“Quando succede qualcosa di grave - dichiara Tranchida - la Regione all'indomani trova un modo per scaricare le proprie responsabilità sui comuni. È il caso degli ultimi disastrosi incendi che hanno bruciato la Sicilia. E allora la Regione all'indomani che fa? Invece di fare mea culpa e dire scusate anche questa volta non siamo stati in grado di fronteggiare/prevenire l'emergenza, commissaria i comuni sul catasto incendi. Un modo per dire, vedete, è colpa degli altri. Peccato che un pó di comuni, tra cui Trapani, ha approvato lo strumento da mesi...” 

Effettivamente, c'è un link del sito del Comune che fa riferimento proprio al "Catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco". Questo è il link, con tutti gli allegati. 

Il comune di Trapani si è dunque dotato del Catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco, ai sensi della legge 353 del 2000, come recepita dalla legge regionale 14 aprile 2006 n. 14.

L’atto è stato approvato dalla giunta Tranchida in data 13 febbraio e successivamente con Delibera di Consiglio comunale n. 29 del 30 Marzo.

In base ai dati ricevuti dall’ Sistema Informativo Forestale S.I.F. dell’ARTA (relativi al quinquennio 2017/2021) il comune di Trapani risulta aver avuto aree percorse dal fuoco solo negli anni 2020 e 2021:  Montagna Grande per il 2020 e Borgo Fazio per il 2021.


Va all'attacco il consigliere comunale Tore Fileccia: "Arriva un altro Commissario? Non vedo nulla di strano. La verità sta nelle carte dove viene evidenziato data per data l'accaduto. Inoltre questa ennesima mancanza comporterà una conseguenza anche al livello economico al Comune di Trapani, che per effetto di totale inadempienza si troverà a pagare l'ennesimo Commissario. Qui non si tratta di "scaricabarile" come lo definisce Tranchida, ma di un atto dovuto che come il "bilancio" a Trapani non viene redatto. Tracciare i terreni bruciati e mettere in sicurezza quelli ancora attaccabili è un atto di responsabilità. Qui c'è la moda di accusare altri come soggetti poco propensi ad assumersi le responsabilità. Spiace notare come questa Amministrazione continui a scrivere pagine poco consone al ruolo ricevuto.

Amministrare è una cosa seria ???... eh già ma bisogna farlo nei tempi giusti rispettando le scadenze".

Le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni. E’ comunque consentita la costruzione di opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente. In tutti gli atti di compravendita di aree e immobili situati nelle  zone, stipulati entro quindici anni dagli eventi previsti, deve essere espressamente richiamato il vincolo, pena la nullità dell’atto. E’ inoltre vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di edifici nonché insediamenti civili.

Sono vietati su questi suoli per cinque anni le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale. Sono altresì vietate per dieci anni il pascolo e la caccia.

IL PIANO DELLA REGIONE.  Monitoraggio del territorio con tecnologie evolute e rinnovo dei mezzi di intervento in dotazione al Corpo forestale e alla Protezione civile regionale. Questi i cardini del piano organico per potenziare la prevenzione e la lotta agli incendi. Si tratta di una serie di azioni da avviare, in corso d’opera e in alcuni casi già realizzate, finanziate o da finanziare con risorse extra regionali per oltre 550 milioni di euro complessivi: 190 milioni dal Pr Fesr 2021-2027, 323 milioni dal Po Fesr 2014-2020, 52 milioni sul Poc 2014-2020. La dotazione finanziaria potrà eventualmente essere incrementata con ulteriori assegnazioni del Fsc 2021-2027. Il quadro degli interventi è stato messo a punto dal tavolo tecnico istituito dal governo regionale per il coordinamento e il raccordo delle azioni per contrastare e prevenire con maggiore efficacia i roghi. L’ultima riunione operativa, dopo i pesanti incendi di fine luglio, è stata convocata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nei giorni scorsi. Presenti anche l’assessore al Territorio e all’ambiente, Elena Pagana, e i dirigenti generali del Corpo forestale, Giuseppe Battaglia, dei dipartimenti della Protezione civile, Salvo Cocina, della Programmazione, Vincenzo Falgares, e dello Sviluppo rurale, Fulvio Bellomo. E' stata riavviata la realizzazione del progetto “Siciliy Cyber Security” (Scs), una grande infrastruttura digitale di monitoraggio, controllo e raccolta dati su aree ambientali sensibili (boschi, aree rurali, riserve naturali). Saranno impiegate tecnologie avanzate e tutti i dati convergeranno in una “sala unica operativa”, coordinata dal Corpo forestale della Regione. Sul fronte dei mezzi dell’antincendio boschivo sono previsti acquisti per ammodernare e rinforzare le flotte del Corpo forestale e della Protezione civile. Con la nuova programmazione Pr Fesr 2021-2027 sono destinati 130 milioni alla Protezione civile e 60 milioni al Corpo forestale. Quest’ultimo ha già stimato un fabbisogno di 380 nuovi veicoli per rinnovare il parco dei 450 attualmente in dotazione. Dopo alcuni ritardi dovuti a ricorsi, 120 nuove autobotti (101 da 1.000 litri, 12 da 4.000, 4 da 8.000 e 2 da 10.000) sono in consegna a seguito della gara espletata nel 2022 per un importo di 25 milioni di euro su fondi Poc 2014-2020. Secondo i dati del Corpo forestale, infine, l’impiego di 95 droni ha ridotto la superficie boscata interessata dagli incendi del 15,97% nel 2021 e del 57,35% nel 2022.

Native | 2024-07-16 09:00:00
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