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07/08/2023 06:00:00

Come si viaggia in Sicilia aspettando il Ponte. Da Catania a Trapani 10 ore tra treno e bus

 Come si viaggia in Sicilia aspettando il Ponte sullo Stretto, come ci si muove da una città all’altra o da una estremità all’altra dell’Isola? E quanto dura il viaggio? A tutte queste domande, e a quella che le riassume tutte: qual è lo stato di salute dei trasporti in Sicilia, analizzando treni, strade e autostrade, hanno provato a dare una risposta i colleghi di Fanpage con un reportage realizzato da Catania a Trapani in treno, percorrendo la distanza di 300 chilometri in “appena” 10 ore. Nei mesi scorsi il viaggio in treno, Trapani Ragusa, fatto da Massimo Arcidiacono di oggi.it ha impiegato 13 ore e mezza.

Non è per nulla semplice anche il viaggio che da Roma ti porta fino ad Agrigento. E’ quello che ha fatto Silvio Schembri, un giovane che vive e lavora a Roma, ma che è originario della Valle dei Tempi e ha raccontato a Repubblica il suo viaggio. Tra aereo e autobus ha impiegato 8 ore e quando è arrivato in Sicilia una volta preso l’autobus si è presentato pure il problema di non poter pagare con il bancomat.

Ma torniamo al “coast to coast” effettuato da Fanpage.it il viaggio è iniziato il 9 giugno 2023. Più di dieci ore, molte delle quali su un monobinario non elettrificato, su convogli che spesso si muovono a gasolio.
Il viaggio in treno Catania comincia, in realtà, con un autobus sostitutivo della compagnia Flixbus, in partenza dallo spiazzo di fronte alla Stazione centrale. Al momento visto che ci sono i lavori infiniti di ammodernamento della rete, con il raddoppio del binario, c’è la soppressione di alcune parti della tratta Palermo-Caltanissetta-Catania.

Per un centinaio di chilometri bisogna percorrere l'autostrada in bus, poi arrivare alla stazione di Caltanissetta Xirbi e, da lì, finalmente salire sul treno. 

E bisogna dire che dopo il crollo del Viadotto Himera, sull'autostrada A19, avvenuto il 10 aprile 2015, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana hanno aggiunto nuovi treni e un nuovo collegamento, migliorando la Tratta tra Palermo e Catania. C’è voluto un crollo dunque per migliorare un po’ la situazione.

Un altro crollo, una frana, per essere più precisi, nel 2013 ha costretto alla chiusura della via Milo, impedendo così il collegamento diretto tra Palermo e Trapani. Da dieci anni per andare in treno da una città all’altra si deve percorrerne più del doppio, occorrono sei ore. Bisogna prima andare fino a Castelvetrano, e poi tornare su fino a Trapani. I lavori per rifare il tratto di ferrovia interrotto sono stati appaltati a febbraio 2022 ma i lavori che dovevano partire lo scorso ottobre non sono ancora iniziati.


Da Catania la partenza alle 8.42 in autobus, e si arriva alle 19 a Trapani, in treno. Cambiando quattro volte a Caltanissetta Xirbi, Palermo Centrale, Piraineto e Castelvetrano.

In questi mesi, con l’accelerazione da parte del governo nazionale sul Ponte sullo Stretto, chi vive fuori dal contesto della realtà siciliana pensa che sia la risoluzione del problema trasporti in Sicilia, e invece ci sono infrastrutture non al passo con i tempi, la Sicilia non è collegata dal punto di vista ferroviario con doppio binario, la Palermo Catania deve essere completata da venti anni, questo per quanto riguarda le ferrovie. Per quel che riguarda strade e autostrade, basta ricordare che la zona sud dell’isola non è coperta da un tratto autostradale e che per chiudere l’anello manca ancora la Castelvetrano – Agrigento – Gela. Nei sei anni di tempo necessari per la realizzazione del Ponte faranno anche tutto questo? Se non sarà così, viaggiare in Sicilia anche dopo il ponte, se mai lo si farà, continuerà ad essere un’odissea.