Flavio Coppola, la relazione del sindaco di Marsala, Massimo Grillo, indica che ci sono ancora tante cose da fare. Lei ha dato un suggerimento, ce lo sintetizza?
Se leggessimo tutte le relazioni dei sindaci in carica troveremmo , più o meno, le stesse cose. Tante opere da fare, impegni da assolvere che molto spesso hanno a che fare con il reale bisogno del territorio e dei suoi cittadini. Ai cittadini, che tra l'altro sono coloro che ci hanno dato il mandato di amministrare, interessano principalmente interventi funzionali e utili per una migliore e serena qualità della vita ed in particolare la certezza di avere servizi essenziali, efficienti, come scuola e sanità che oggi non sono sufficientemente adeguati alle nostre esigenze.
Grillo ha davvero fatto tutto male in questi 3 anni di amministrazione? Qualcosa la salva? E cosa?
Grillo più che fatto male direi che non ha fatto, lasciando all’ abbandono molte cose che richiederanno interventi strutturali, per le infrastrutture, difficilmente sostenibili, parlo di scuole, edifici pubblici ( molti uffici non hanno neanche più le condizioni di salubrità, non a norma con le direttive sulla sicurezza del lavoro a parte la dignità di lavorare in luoghi adeguati), strade , marciapiedi ecc. Da salvare c'è poco, semmai molto da sperare.
Si parla sempre di amministrazione comunale che lavora male ma anche il consiglio comunale non brilla. C’è un continuo cambio di casacca, una ricerca di posizioni e pure chi è all’opposizione poi lo si trova dietro le porte degli assessori. Guardare a come non è lineare il consiglio no?
In merito al consiglio le dinamiche politiche a livello regionale e anche nazionale portano a creare scompigli senza avere punti di riferimento certi. Non esistono più partiti legati agli ideali ma solo aggregazioni sotto certi simboli che mettono insieme solo gente che aspira ad avere opportunità di ruoli, in barba agli stessi ideali di cui parlavo prima. Per il resto questo consiglio ha cercato di dare degli indirizzi di carattere amministrativo e politico, che ad oggi raramente hanno avuto seguito se non qualche eccezione come gli assistenti igienico personale, scuola di Amabilina e convitto sordomuti. Sicuramente dal punto di vista comportamentale non sono esempi da seguire i continui spostamenti di gruppi o la poca partecipazione di molti al dibattito politico che spesso si accende in aula.
Mancano due anni alle elezioni, lei pensa sempre ad una alternativa a Grillo?
Per quanto riguarda il progetto Grillo, come ho affermato in consiglio, non ha mai funzionato bene, causa soprattutto la ricerca della vittoria a tutti i costi con 9 liste, e oggi si può definire fallito. Aggiungo che, oltre alle difficoltà di tenuta della maggioranza, Grillo ha commesso degli errori di affidabilità politica che hanno condizionato la stabilità della maggioranza e chiuso definitivamente le prospettive di una possibile ricandidatura a primo cittadino. Per quanto mi riguarda se ci sarà un progetto che mi convince e più vicino ai marsalesi non mi sottrarrò ad impegnarmi, ma se ci dovesse essere la terza sfida tra Grillo e Di Girolamo sarò il terzo incomodo.
E se il centrodestra finirà compatto di nuovo con Grillo, quale sarà la sua posizione?
In merito al centro destra compatto con Grillo non posso che augurare buona fortuna e nello stesso tempo una sonora sconfitta. Credo che non sia un problema di destra o sinistra ma un problema di chi ha a cuore le sorti di una città che nell'ultimo decennio ha avuto una regressione socio-cultutale senza precedenti e per questo spesso ci definisco paesazzo.
Emergenze da risolvere subito, quali assessori salverebbe e quale no?
Quando sento parlare che Marsala dovrà cambiare volto mi preoccupo, è un po' come cambiare i connotati, perché sono stato sempre innamorato della mia città che la ritengo bellissima. Marsala ha solo bisogno di essere amata e curata in primis da chi amministra e poi da noi stessi cittadini, valorizzare il nostro patrimonio storico/architettonico/archeologico e soprattutto culturale riferito alle tradizioni antiche. Per quanto riguarda Grillo suggerisco più che cercare di compattare il centro destra, per recuperare il rapporto politico ormai deteriorato, di organizzare un governo di salute pubblica con soggetti capaci, ma apolitici o senza legami politici, con un programma di alcuni punti a verifica per cercare di migliorare le condizioni di vita dei cittadini, che sono stanchi e delusi della poca attenzione a loro dedicata. Su questa prospettiva non mi sottrarrò, se mi convincono, ad assolvere il mio compito con spirito di collaborazione. Per quanto riguarda gli assessori non mi sento di giudicarli ma posso affermare che con Valentina Piraino c'è stata sempre una certa sintonia ed è stata determinante per gli assistenti e il convitto. Apprezzo anche il lavoro meticoloso di Salvatore Agate. Concludo con un ringraziamento agli assessori, poco propensi alle foto ma sempre disponibili e operativi, Milazzo e D'Alessandro che sono stati spesso risolutivi alle problematiche a loro sottoposte.