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02/08/2023 06:00:00

Ars, il punto di Galvagno su Finanziaria, province e reddito 

 Si è tenuta ieri a Palermo la cerimonia del ventaglio, in conferenza stampa Gaetano Galvagno, presidente dell’ARS, non ha mancato di centrare alcuni obiettivi tra cui la finanziaria, che dovrebbe essere approvata entro il 31 dicembre prossimo.

Il presidente dell’Assemblea è soddisfatto di questo primo anno, buona l’attività portata in Aula, buoni i ritmi, buona anche la digitalizzazione che ha consentito alcuni risparmi, i ddl viaggiano direttamente su pc: “L’innovazione ha portato 50mila euro di risparmi”.

Il parlamento ha lavorato per 174 ore, sono 517 i disegni di legge presentati, 11 leggi approvate, 308 sedute di commissioni.

Il vero dilemma è sul ritorno delle Province, commissariate da 11 anni a settembre, il ddl è in commissione, dovrebbe mantenere i vecchi collegi con una riduzione però dei consiglieri ma la cosa che più appare incerta è proprio il loro ritorno. Galvagno ci va cauto, del resto il suo partito, Fratelli d’Italia, ha delle titubanze sulla loro ricostituzione, soprattutto in ordine alla copertura finanziaria. Quindi la palla passa a Roma, si attende loro, dice Galvagno, e poi si vedrà.
Occhi puntati sui fondi europei, somme che la Sicilia non può farsi scappare, una scommessa per l’Isola, afferma il presidente: “Se quelle risorse dovessero andare in fumo sarebbe un pugno nello stomaco per tanti imprenditori. Dobbiamo creare tutte le condizioni affinché questo non avvenga. Siamo pronti a lavorare per scongiurare questo rischio”.

Ma da ieri la Sicilia si è svegliata con un problema enorme, il reddito di cittadinanza alimentava 37 mila famiglie, la sua cancellazione si è riversato immediatamente sulla Regione, nonostante Galvagno non ne veda il problema: “Il Governo Meloni ha tracciato una linea seria, il sussidio non è stato tagliato a tutti. E inoltre non reputo uno scandalo che venga tolto a un under 40. Ci sono soggetti abili che possono non sottrarsi al mondo del lavoro, è una scelta rispettosa nei confronti di quei lavoratori che si alzano alle 4 del mattino per andare a lavorare”. Assicura poi che a breve in Aula arriverà il presidente Renato Schifani per relazionare sugli incendi: “Mi sembra la cosa più giusta da fare. Nessuno vorrà sottrarsi alle eventuali responsabilità. Venire in aula tanto per essere presente non ha senso”.

SCHIFANI.  «Ringrazio il presidente dell’Ars Galvagno per l'attenzione che ancora una volta ha voluto rivolgere al tema della spesa delle risorse comunitarie. L'obiettivo comune è quello di completare la programmazione da noi ereditata, già in sofferenza al momento del mio insediamento, e mettere in sicurezza, nel poco tempo rimasto, le risorse non impiegate pari a un miliardo di euro, garantendo così la spesa dei fondi europei entro il prossimo 31 dicembre. Con serietà e grande senso di responsabilità, abbiamo condiviso quest'impegno con l'Assemblea regionale che a luglio ha approvato, nelle competenti Commissioni Bilancio e Ue, presiedute dai deputati Daidone e Sunseri che ringrazio, la complessa manovra correttiva proposta dal governo regionale e apprezzata dal Comitato di sorveglianza lo scorso 26 luglio».

Così il presidente della Regione, Renato Schifani, commentando le dichiarazioni del presidente dell'Ars Gaetano Galvagno che, parlando con i cronisti a margine della cerimonia del ventaglio a Palazzo dei Normanni, ha ribadito per la Sicilia la necessità di spendere tutte le risorse provenienti dall'Unione europea.

«La manovra - aggiunge il governatore siciliano - è il frutto di un'intensa cooperazione con il ministro delle Politiche europee, Raffaele Fitto, e con la Commissione europea. Non si è trattato soltanto di mettere in sicurezza le risorse, ma sono stati stanziati oltre 369 milioni di euro per le piccole e medie imprese colpite dal "caro-energia" e per le famiglie vulnerabili (“Bonus energia Sicilia” e “Bonus energia famiglie” nazionale). Con 68 milioni di euro si è proposto di finanziare a Catania il grande progetto “IPCEI Microelettronica”, che prevede il potenziamento tecnologico nei settori chiave dell’industria automobilistica e dell’internet delle cose. Sono stati previsti 50 milioni per incrementare la dotazione del Fondo di garanzia per il sostegno agli investimenti delle imprese siciliane e altri 70 per finanziare lo scorrimento della graduatoria e consentire a molte più aziende di accedere ai finanziamenti agevolati a tasso zero erogati dall'Irfis, la finanziaria regionale. Senza trascurare le azioni per il rafforzamento delle misure di contrasto al dissesto idrogeologico e per la depurazione delle acque».

 



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