In riferimento all'articolo intitolato «Santa Ninfa, il sindaco Ferreri senza maggioranza e la guerra sul bilancio», pubblicato su «Tp24», riceviamo dal gruppo consiliare «Insieme per Santa Ninfa», la seguente nota.
Il gruppo di maggioranza «Insieme per Santa Ninfa» (che è all'opposizione dell'amministrazione Ferreri), non ha affatto azzerato le «somme destinate alla collettività», come va sostenendo il sindaco. Nella seduta consiliare di mercoledì sera, il gruppo ha presentato e approvato una serie di emendamenti alle variazioni di bilancio con l'obiettivo di mettere in sicurezza i conti dell'ente. Nello specifico, considerato che non è stato ancora trasmesso il decreto della Regione con l'importo definitivo dei trasferimenti, si è intervenuto, in via prudenziale, riducendo la previsione delle entrate. La maggioranza ha contestualmente preso l'impegno di ridefinire l'importo dei capitoli di bilancio nel momento in cui si avrà certezza di tali entrate. Un impegno ribadito peraltro dal presidente del Consiglio comunale Nicola Biondo, che ha garantito la convocazione d'urgenza dell'aula in tal caso. Allo stesso tempo, il gruppo di «Insieme per Santa Ninfa» ha operato degli spostamenti di somme per consentire alcuni interventi che riteneva prioritari. Tra questi la scelta di destinare 40mila euro all'acquisto dei condizionatori per l'asilo nido e 25mila alla riparazione delle perdite idriche.
Ancora una volta, il gruppo di maggioranza prende atto dell'atteggiamento mistificatorio del sindaco, abituato a fomentare l'odio contro i consiglieri del gruppo di «Insieme per Santa Ninfa» per mezzo di vere e proprie liste di proscrizione. Una caccia all'uomo scatenata da un sindaco imbonitore e incapace di amministrare la città. Un sindaco condottiero di una pattuglia di sprovveduti che con il suo scellerato operato rischia di portare la città allo sfascio. Un gruppo, quello del sindaco, tenuto insieme solo dalle poltrone e dalle promesse più assurde. Un agglomerato di superbia e incapacità, che pur di rimanere a galla continuerà ad alimentare un vergognoso odio nei confronti di chi, alle scorse elezioni, è stato chiamato, democraticamente, a rappresentare i cittadini in seno al Consiglio comunale, organo supremo di controllo e di indirizzo dell'attività politico-amministrativa, che l'iper-sindaco vorrebbe probabilmente esautorare dei suoi poteri. Un sindaco che si atteggia a sovrano, del quale né noi, né tantomeno i santaninfesi, saranno mai sudditi.
Infine un invito: piuttosto che strepitare come un bambino capriccioso a cui è stato tolto il giocattolo, si preoccupi il sindaco di amministrare. Se ne è in grado.