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31/07/2023 06:00:00

Salemi. Al teatro Carmine quattro gli appuntamenti per l’ottava edizione di ‘Carminalia’

 Una tormentata esistenza quella del Teatro Carmine di Salemi. Un manufatto d'autore, ma visto fin sul nascere come un corpo estraneo alla città.

Il progetto non conservativo quello di Pietro Collova’, Marcella Aprile e Francesca Venezia, con l’occhio al passato, ma innovativo e rivolto al futuro.

Non compreso dalla città, e, ancora peggio, ignorato e, in taluni casi, manomesso dalle Amministrazioni comunali succedutesi negli anni, per decenni fu lasciato in abbandono in assenza di una strategia, preda di erbacce e di ladri di pietre, la pregiata “capanedda”.

C’e’ voluta la caparbietà e la determinazione delle ragazze e dei ragazzi (oggi non piu’tali) dell’Associazione Socio-Culturale “Peppino Impastato” per invertire la rotta.

Si deve al loro impegno se l’Open Hair Theater ( il nome dato all’opera dagli ideatori), adagiato su un terrazzo esposto verso l’antica alleata elima Segesta, si e’ riappropriato della sua identità.

Una sorta di nemesi protagonista nelle antiche tragedie, operata da un gruppo di giovanissimi che all’epoca della sua nascita non erano nemmeno nati.  

 Del resto, non diceva Aristotele che il teatro ha un potere catartico, di purificazione contrapposto alla presenza del male? Rappresentato nel nostro caso dalla mala politica.

E quello che hanno compiuto gli “Impastati”: lavare le “colpe” del Fato e le nefandezze dei barbari. Rivalorizzando non solo l’opera architettonica in sé, ma tentando di far rivivere a Salemi l’antico valore unificante del teatro, presente un tempo attraverso diverse filodrammatiche.

Carminalia”, la rassegna teatrale giunta alla sua ottava edizione, nutre anche questa ambizione. La kermesse vorrebbe avere anche la funzione di stimolare nelle nuove generazioni l’amore per il teatro non solo come fruitori ma anche come operatori!  

Il primo appuntamento e’ per oggi 31 luglio con "Mozza" di Claudia Gusmano autrice, interprete e regista dell’opera.

Mozza” ha la forza narrativa de “Il vecchio e il mare” in chiave femminile, recita il risvolto. Da far tremare i polsi, per chi ha letto il libro di Hemingway o visto il film di Huston.

L’autrice –interprete Claudia Gusmano non e’ una sconosciuta. E’ un’attrice italiana attiva ormai da oltre un decennio, nel cinema quanto in televisione.

Di recente ha avuto sempre più ruoli di rilievo, dando prova delle sue doti da interprete, sia nella commedia sia in ruoli drammatici.

“Mozza” e’ un atto unico con il quale ha ottenuto il premio come migliore attrice nel festival “Bimbi Belli” di Nanni Moretti. Le musiche sono di Ermanno Dodaro e il disegno luci di Manuel Monilu.

Chi e’ Mozza? E’ una giovane donna, ultima di una generazione di pescatori, uomini che hanno visto tutte le albe e tutti i tramonti del loro mondo, la cui infanzia è trascorsa mano nella mano con il nonno. Parla di vento, dell’essere donna, di libertà.

Mozza è una donna libera, sensibile che ha scelto con coraggio come vivere la sua vita e non accetta compromessi. E’ da sola sulla sua barca, ma può contare sulla presenza di un rumoroso gabbiano come confessore delle sue paure e dei suoi segreti e privilegiato spettatore dei ricordi d’infanzia della ragazza con l’amato nonno.

La rassegna ha in programma per Il 22 agosto "Rosaspina" di Gabriele Cicirello.

Serena Ganci e Gabriele Cicirello ne sono gli interpreti, l’opera affronta la piaga della violenza nei confronti del genere femminile.

 

“Rosaspina” vuole dare voce a tutte quelle donne che al contrario della bella addormentata non si sono mai svegliate da quell'incubo, trovando il loro carnefice dietro il principe azzurro. Nel mondo muoiono ogni anno migliaia di donne per mano del loro compagno di vita. In Italia la media è di una donna ogni tre giorni. Lo spettacolo vuole riscrivere dei racconti musicati che parlino delle tante "rosaspina" attingendo dall'opera "Ferite a morte" di Serena Dandini.

Il 23 agosto andra’ in scena "Via crudex" scritto e diretto da Rosario Palazzolo 

Protagonisti sulla scena gli attori Stefano Cutrupi e Silvana Luppino che interpreteranno il testo del noto regista e drammaturgo palermitano sulle paure tipiche degli attori, le loro disavventure e fragilità, con il loro vissuto traboccante di esperienze caduche e zeppo di acrobazie emotive.

Rosario Palazzolo dice del suo spettacolo: “Essere attori, mi pare, una lotta con il pubblico, con il testo, col regista, una lotta con sé stessi, perché scegliere di essere attori, oggi, è una disavventura. L’attore è, così, sempre sul punto di soccombere e, così, ho approntato una sfida, una guerra, per la vita e per l’arte.”

 

Il 25 Agosto sara’ il turno di "Corvina e le sette montagne" di Gisella Vitrano e Dario Muratore, spettacolo pensato per i più piccoli ma consigliato anche per un pubblico di adulti.

Interprete la stessa Gisella Vitrano, “Corvina e le sette montagne” parla ai bambini ma anche agli adulti. Tratto da Biancaneve dei Fratelli Grimm,

La Regina Corvina, anche lei è stata una bambina. Ma la grande mancanza d’amore ed una insanabile delusione l’hanno trasformata in un’adulta malvagia e invidiosa. Per troppo tempo si è sentita ripetere dalla madre “Corvina, non tutti i desideri si avverano”! Anche Lei, come Biancaneve, ha lunghi e lisci capelli nero-corvino che nel tempo si sono spenti, sono diventati lanosi, ispidi a spirale. Si sono ritirati e aggrovigliati. Sarà proprio Corvina a raccontare la storia di Biancaneve; racconterà del cacciatore, del bosco, dei sette nani e dell’arrivo di un principe. Ma la Regina Corvina racconterà anche la sua storia, del suo specchio magico, dei suoi travestimenti, delle sue pozioni segrete e della sua continua e futile sfida contro Biancaneve, fino al giorno della sua disfatta. Perderà tutto. Ma sarà l’occasione per Corvina di uno svelamento, una dichiarazione profonda, di una nuova possibilità.

Infine, ci sia concessa un nostra personalissima considerazione. Siamo bene consapevoli che quando si realizza un progetto c’e’ sempre il concorso di tutto un gruppo di donne e uomini.

Così e’ stato ed e’ per il gruppo “Impastato”. Ma crediamo che sia doveroso dire che tutto ciò che l’associazione ha intrapreso e portato a termine lo si deve all’azione carismatica e la perseveranza di Nicola Mezzapelle . Che così si e’ espresso a proposito di questa edizione di “Carminalia”: “Da sempre abbiamo creduto e crediamo nel duplice ruolo che il teatro riveste per una comunità cittadina. Oltre a quella di intrattenimento che e’ comune a tutte le forme e generi di “spettacolo”, il teatro assume un ruolo catartico in quanto sfida lo spettatore e lo obbliga alla riflessione e all’introspezione”.

Quest’estate oltre alla rassegna “Carminalia”, l’associazione ‘Peppino Impastato’ ospiterà diversi eventi musicali presso il Circolo CPI, di via Lo Presti.

E’ noto infatti che l’Associazione spazia verso tutte le forme di arte, oltre al teatro, la musica, la letteratura, il cinema e lo street art.

 

infine una novità. Da quest’anno, chi volesse può donare all'associazione “Peppino Impastato” il 5x1000. Dal ricavato, regaleranno alla Città un murale o un momento artistico e culturale in più, rispetto agli altri anni.

 

Franco Ciro Lo Re



Native | 2024-07-16 09:00:00
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