Il consigliere comunale di Mazara del Vallo, Giorgio Randazzo, ai domiciliari con l’accusa di ricettazione per aver cercato di vendere al fotografo Fabrizio Corona e al giornalista Moreno Pisto documenti riservati sulla cattura di Matteo Messina Denaro, si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto davanti al gip.
A rappresentare l’accusa c’era il pm della Dda Piero Padova. Randazzo, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbe agito in concorso con il carabiniere Luigi Pirollo che, accedendo illegalmente al server dell’Arma, avrebbe trafugato 786 file riservati con informazioni sulle indagini sul capomafia. Il consigliere e il militare avrebbero proposto l’affare a Corona promettendogli scoop clamorosi in cambio di 50mila euro. Il fotografo, che è indagato per ricettazione e al quale sono stati sequestrati pc e cellulare, li ha indirizzati da Pisto, direttore di un quotidiano online. Il giornalista, dopo aver dato un’occhiata al materiale e compreso che si trattava di file top secret, ha denunciato tutto. Pirollo, anche lui ai domiciliari per accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione di segreto d’ufficio, è ora davanti al gip per l’interrogatorio.