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15/07/2023 06:00:00

Andreana Patti: "Una nuova visione per Trapani. Ecco i progetti in cantiere"

Andreana Patti, non ha mai smesso di lavorare per Trapani, è stata riconfermata alla guida di deleghe importanti. Partiamo dal Pnrr, i soldi ci sono ma i Comuni fanno fatica a redigere progetti. Per Trapani cosa c’è in cantiere?

I 224 milioni di finanziamenti destinati al Comune di Trapani sono il frutto di un lavoro di squadra. Non ci siamo mai fermati, abbiamo perseguito una visione di sviluppo della Città predisponendo progettualità in linea con gli obiettivi di riqualificazione urbana, transizione ecologica, inclusione sociale e mobilità sostenibile. Avere una visione del futuro di una Città diventa la mappa delle opere che portano al cambiamento. E anche i risultati sul PNRR ci rendono orgogliosi, con i 55,7 milioni di euro ottenuti, Trapani è diventata la prima città media per importi finanziamenti ottenuti; questi finanziamenti si tradurranno in diversi progetti tra i quali il progetto PINQUA che prevede la riqualificazione urbana del rione Cappuccinelli oltre alla ristrutturazione della palestra Pinco e l’efficientamento della piscina comunale. Molte sono state le difficoltà nel mettere in pratica gli investimenti, soltanto per citarne qualcuno ricordo il caro energia, l’introduzione del nuovo prezziario regionale per i lavori pubblici che ha fatto schizzare i costi dei progetti, mettendo a rischio i finanziamenti non aggiornati. Nonostante ciò non ci siamo arresi e abbiamo guardato avanti. La Città di Trapani è chiamata ad un ruolo importante nella nuova programmazione europea PR Fesr 21-27, assumendo il ruolo di Autorità Urbana dell’Area Funzionale Urbana (FUA), un ruolo non solo di coordinamento ma anche di Ente finanziatore (circa 100 milioni di euro) nei confronti degli 11 comuni che formano la FUA. Per volere citare alcuni tra i progetti più significativi, il Complesso San Domenico, Il Campus del Mediterraneo (ex mattatoio comunale), l’efficientamento delle scuole, la nuova ZTL, Trapani microhub (un sistema di avvio alle imprese per i giovani) e così via. Penso che alla fine i trapanesi ci abbiano ridato fiducia anche per questa capacità di investire per fare di Trapani una realtà all’avanguardia.

Lei viene vista come donna di ferro, sui temi delle pari opportunità ha avuto qualche scontro. La prospettiva di una città a misura di donna è di difficile realizzazione ma bisogna pur partire, da dove?

Mi fa sorridere questa immagine di me come donna di ferro; non penso di aver negato a nessuno la possibilità di avanzare le proprie proposte o valutazioni su temi così importanti come le pari opportunità. Ho un approccio severo solo nei confronti di chi “sfrutta” il tema delle pari opportunità o della violenza di genere per farne una vetrina delle proprie ambizioni politiche o professionali. Penso che la Commissione per le pari opportunità ha un compito molto delicato di supporto, consulenza e proposizione alla Giunta e alla Presidenza del Consiglio; mi sono già confrontata con la Presidente Annalisa Bianco che ha espresso un impegno in tal senso. Fra poco riformeremo, secondo le previsioni regolamentari, la Commissione. Ritengo che i temi delle pari opportunità e della violenza di genere debbano avere un approccio più unitario, serve una vera e propria “road map” provinciale che consenta di mettere a sistema azioni importanti nei confronti delle donne, sia in termini di lettura dei bisogni delle donne su cui va costruita una città (asili nido, spazi dedicati, ecc), sia nella materia della violenza di genere che si pone come emergenza allarmante. Occorre un “Osservatorio permanente” in Provincia che consenta alle Città di agire in maniera unitaria verso obiettivi comuni. Tra gli investimenti abbiamo avuto finanziato un progetto di casa protetta e realizzato due edizioni del Festival sulle identità femminili “Ma(d)re Mediterraneo”, che hanno fatto di Trapani un palcoscenico di spettacoli, concerti, monologhi teatrali, lettura, poesie, conversazioni, dibattiti e tanto altro in cui le donne sono state protagoniste, capaci con le loro sensibilità di raccontarsi negli ambiti culturali in cui operano con diversi linguaggi. Un Festival non di donne ma sulle donne, ricco di voci, musica, narrazioni e testimonianze. La prima edizione è stata dedicata alle donne Afghane e a tutte le donne private delle libertà e di ogni diritto. Ci accingiamo a valutare la sottoscrizione della Carta Euromediterranea per l’uguaglianza tra donne e uomini nella vita locale promossa dal Coppem per fare sempre più di Trapani il punto di riferimento nel Mediterraneo.

Quali investimenti ci sono nel cassetto?
Oltre a realizzare tutte le opere per le quali abbiamo ottenuto finanziamenti in questi anni, investiremo per trovare nuovi finanziamenti pubblici e/o interventi pubblico-privato per completare la messa in sicurezza e l’efficientamento delle scuole trapanesi (iniziata con questa amministrazione nel 2018), le palestre e l’impiantistica sportiva, lavoreremo per aumentare la qualità della vita dei cittadini e offriremo con la riqualificazione dei palazzi e delle parti più belle della città nuove attrattive per i turisti. Lavoreremo per costuire i laboratori artigianali e per realizzare dei veri e un living lab sulle materie del mare e dell’ambiente. All’ambiente, al verde e ai cambiamenti climatici riserveremo molte attenzioni. Faremo della mobilità sostenibile un nuovo modo di vivere la Città, creando una ZTL funzionante e dotata delle nuove apparecciature. Lavoreremo per trovare risorse per quelle parti della Città che sono sprovviste delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, avendo chiaro che nessuno deve rimanere indietro. Ci siamo impegnati nello scrivere un programma elettorare credibile e serio che sarà messo in pratica e che completerà gli investimenti dell’autorità di sistema portuale con la riqualificazione del waterfront e della zona economica speciale

Lei in giunta è un tecnico, come nel primo mandato, il sindaco Tranchida non ha rinunciato alla sua presenza. Da Palazzo Lucatelli al Campus dei giovani, c’è una nuova visione di Trapani?
Inizialmente avrebbe dovuto essere un impegno temporaneo, ma la situazione della Città che si è presentata ha richiesto un impegno più lungo. E’ servito anche coordinare l’avvio di questa nuova fase di programmazione dei fondi strutturali e supportare gli uffici nel difficile compito di “messa a terra” dei finanziamenti. La situazione ad oggi appare diversa e molti progetti strategici sono avviati, Palazzo Lucatelli ha preso il via, l’ex mattatoio diventerà un Campus dei giovani in cui le modalità della coprogettazione faranno diventare quel luogo il centro delle politiche attive giovanili. Altri progetti come la musealizzazione di Palazzo d’Alì, la riqualificazione del Borgo Livio Bassi a Ummari, il Complesso monumentale San Domenico, il recupero del padiglione liberty e il giardino della villa Margherita, Torre di Ligny, ecc. La nuova visione di Trapani è scritta nel programma elettorale e nella fiducia degli elettori risiede la responsabilità del Sindaco e della Giunta nel portarlo a termine.

Gli altri dicono di lei che è troppo severa,  si riconosce?
Non mi rivedo in questa definizione anche se devo ammettere che non mi piace l’approssimazione e la burocrazia come “esercizio del potere”. Penso che dietro le procedure tecniche e amministrative ci siano le vite delle persone che meritano rispetto, la frase “si è sempre fatto così” mi fa diventare “severa”. Sono figlia di un Segretario comunale che mi ha insegnato che la burocrazia è strumentale al soddisfacimento dei bisogni del cittadino, non deve essere autoreferenziale. E fra le cose che ho imparato in questa esperienza di amministratore di una Città capoluogo c’è sicuramente la lezione più importante: “ascoltare i cittadini”. Governare una Città significa Servire i propri cittadini; se non ci si riconosce in questi valori e lo si fa con severità non faremo passi in avanti. Le nostre Città non possono più permettersi di rimanere indietro, stiamo andando verso una differenziazione che aumenterà la distanza fra le Regioni del sud e quelle del nord, è per questo che occorre fare sinergia in materie come il turismo, i cambiamenti climatici, il commercio, trasporti ecc; temi sui quali le città medie della provincia devono produrre il cambiamento reale che in una visione solidaristica possa estendersi ai Comuni più piccoli. Con la pianificazione strategica di area vasta West Sicily 2034 abbiamo lavorato in questa direzione per fare in modo che gli investimenti più importanti rimangano nel territorio provinciale.