Uno dei pochi punti certi della vicenda di Gaetano Impellizzeri è che alle 8 della mattina del 10 febbraio 2014 è sbarcato all’aeroporto di Bergamo / Orio Al Serio con un volo proveniente da Trapani. Poi l’agente di commercio è svanito nel nulla.
Per nove anni nessuna notizia, nonostante gli appelli delle figlie e i servizi della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”. Fino ad ieri, quando in un terreno di Castelnuovo Sotto, in provincia di Reggio Emilia, è stato rinvenuto un cadavere sepolto sotto 50 centimetri di terreno, che si ritiene sia proprio di Impellizzeri.
L’uomo, che aveva 47 anni al momento della scomparsa, era un agente di commercio che si occupava di elettrodomestici e automobili, viveva nel Palermitano e viaggiava spesso per lavoro anche all’estero, in particolare in Spagna. Aveva due figlie e nel 2013, un anno prima di scomparire, si era separato dalla moglie per andare a convivere con la nuova compagna.
La mattina del 10 febbraio partì dall’aeroporto di Trapani alle 6.45 diretto a Bergamo, dove arrivò alle 8: in base a quello che disse ai famigliari, doveva concludere un importante affare in Lombardia. All’arrivo, durante la mattina telefonò all’ex moglie e più volte, durante il giorno alla nuova compagna. L’ultima telefonata alla donna risale alle 17 di quel 10 febbraio. Da quel momento il buio.
La svolta è arrivata nella giornata di ieri mercoledì 12 luglio: indagando proprio sulla scomparsa di Impellizzeri, i carabinieri hanno individuato un terreno sul retro di una casa colonica nelle campagne di Catelnuovo Sotto, nel Reggiano. La zona è stata scandagliata con un ecoscanner e poco dopo un cadavere è stato individuato sotto circa mezzo metro di terra: era avvolto in un sacco di plastica e presenta ferite compatibili con quelle di un’arma da fuoco.
Il cold case di Gaetano Impellizzeri verso la svolta con il ritrovamento del corpo?
Era avvolto in un sacco il corpo ritrovato sotto mezzo metro di terra, in un campo a Castelnuovo Sotto, in provincia di Reggio Emilia, e che si ritiene appartenga a Gaetano Impellizzeri, agente di commercio scomparso a febbraio 2014 e probabilmente assassinato.
Il cadavere era sul retro di una casa colonica i cui proprietari risultano estranei alle indagini. I carabinieri di Reggio Emilia hanno scandagliato con un echo-scanner il terreno. Lo scavo ha fatto emergere il cadavere.
Massimo riserbo da parte degli inquirenti sull'origine dell'indicazione che li ha portati a scavare e trovare il cadavere a Castelnuovo Sotto.
Non è affatto chiaro al momento in quale contesto sarebbe maturato il delitto. Secondo i primi riscontri la sepoltura risale a parecchi anni fa, non è recente. Probabilmente venne dunque sepolto nella Bassa reggiana subito dopo il delitto. Dopodomani è in programma l'autopsia, poi il test genetico. Un fascicolo per omicidio e occultamento di cadavere, con tre indagati, è stato aperto dal pm. Sarebbero state le parole di un testimone che sta collaborando con gli inquirenti a guidare le ricerche nel giardino della casa colonica. L'omicidio, secondo i giornali locali, non sarebbe legato alla malavita organizzata.
"Le figlie del signor Impellizzeri non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione per eventuali sottoposizioni all'esame del dna. Da quel che comprendiamo gli inquirenti comunque non hanno molti dubbi sull'identità del cadavere". Queste le prime parole di Giuseppe Accardo, legale delle figlie oggi trentenni. "Per noi la notizia del ritrovamento è stata un fulmine a ciel sereno - dicono le due donne - Non sapevamo neppure che ci fossero ancora indagini in corso sulla sparizione di nostro padre".