Torniamo ad occuparci del problema della celiachia e del fatto che non si trovano facilmente i prodotti in supermercati, bar e ristoranti. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la segnalazione del signor Michele, e quanto accaduto in un supermercato di Marsala, quando l'uomo si era sentito dire che poteva prendere l'affettato senza glutine "a suo rischio e pericolo".
Poco dopo abbiamo pubblicato la replica del direttore del supermercato che da parte sua ha sottolineato la buona fede del banconista e che non era per niente anomalo ciò che aveva detto. Oggi ci scrive nuovamente il signor Michele, sperando che questo suo messaggio possa essere utile per chi come lui è celiaco e si possa sensibilizzare al problema.
"Ringrazio veramente di cuore tutta la Redazione di TP24 per aver pubblicato il mio annuncio, con la speranza che possa essere utile a tutte le persone che soffrono di "Celiachia", che tanti pensano che sia una presa in giro, invece non è proprio così.
Io, prima di scoprire il problema, ho sofferto per circa tre anni e adesso devo dire che sto attento a quello che mangio e me la cavo abbastanza bene e per fortuna che la Regione Lombardia ogni mese, per chi ha superato i 60 anni, dà un contributo di 89 euro.
E del problema della celiachia, in particolare nei bimbi, e del fatto che spesso non si trova nulla in molti bar, ristoranti o al supermercato, ci viene raccontato da una mamma di Castelvetrano, che si appella alla sensibilità di ristoratori, banconisti affinché comprendano e vengano incontro alle esigenze di tante famiglie.
"Non sapete cosa significa uscire con una bimba celiaca e non poter entrare in un bar, perché non trovi nulla da farle mangiare. Se chiedo un gelato senza glutine ti rispondono che non ne hanno, e poi vado a leggere le etichette e molti gelati imbustati sono privi di glutine. Ma le etichette le devo leggere io! Spero darete voce al mio messaggio e che vengano un po' sensibilizzati i cuori di ristoratori, banconisti, salumieri compresi", una mamma Castelvetranese.