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11/07/2023 06:00:00

Incidenti: Giuseppe, Cosimo e Vincenzo, le ultime vittime nel trapanese. Al via la campagna "non chiudere gli occhi"

 Giuseppe, Cosimo e Vincenzo sono le ultime tre vittime di Marsala, Alcamo e Mazara, morte a causa di un incidente stradale. Se per i primi due casi, quelli del giovane diciottenne marsalese Giuseppe e del 46enne Alcamese, Cosimo, le auto sono state le loro trappole mortali, per Vincenzo, il 68enne, infermiere in pensione di Mazara, la morte è sopraggiunta dopo un assurdo incidente in calesse, mentre si trovava in vacanza in California con la moglie.

L’incidente di Giuseppe – Il giovane Marsalese Giuseppe Angileri si era diplomato qualche giorno fa all'Istituto Tecnico Tecnologico (ex Industriale di Marsala). Domenica 9 Luglio, intorno alle 16, a bordo di una Volkswagen Polo, stava percorrendo la strada che porta a Ciavolo quando ha perso il controllo della macchina che è andata a sbattere contro un muretto e si è ribaltata. Per Giuseppe non c’è stato nulla da fare, l’impatto gli è stato fatale. E’ viva, per miracolo, invece, la ragazza di 17 anni che era in macchina con il giovane.

Chi era Giuseppe – Lo ricordano in tanti in queste ore sui social. I prof, i compagni e gli amici. "Come quelle rare farfalle che vivono solo un giorno, ci hai lasciato proprio quando stavi per spiegare le tue ali e spiccare il tuo volo più bello - è il messaggio di cordoglio della sua scuola - I compagni, i docenti, il Dirigente scolastico e l’intera comunità dell’Istituto Superiore “Giovanni XXIII-Cosentino” partecipano al dolore della famiglia Angileri per la prematura scomparsa del figlio Giuseppe, allievo dell’Istituto Tecnico Tecnologico appena diplomato". I prof lo ricordano come un "ragazzo pieno di vita", che "amava quello che studiava". "Tutti conserveranno sempre il caro ricordo di un ragazzo meraviglioso, dall’intelligenza vivace e dalla grande sensibilità - continua il messaggio di cordoglio della scuola - Ciao Giuseppe, guida e proteggi la tua famiglia e tutti noi".
Così la cugina Rosaria: “Grazie. Il mio caro cugino resterà sempre vivo nei cuori di chi lo ha conosciuto e della nostra famiglia. La sua anima pura e gentile lo ha confermato”. Così lo ricorda Giovanni: “Tristezza infinita! Ragazzo educato e pieno di vita! Amava quello che studiava, mostrava grande interesse! Un abbraccio ai familiari!”

 L’incidente di Cosimo Accardi - E nel tardo pomeriggio di domenica l’altra tragedia si è consumata sull’autostrada A29 in direzione Mazara. La vittima, come detto è alcamese Cosimo Accardi, di 46 anni. Anche in questo caso, come quello dell’incidente Marsalese, Cosimo ha perso il controllo della sua Toyota Corolla all'altezza dell'innesto per Trapani e lo svincolo di Gallitello. Nell’impatto, l’auto è stata infilzata dal guard-rail e, purtroppo, per il quarantaseienne, le ferite riportate all’addome sono state fatali. I sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Chi è Cosimo Accardi - La comunità alcamese è sconvolta per quanto accaduto a Cosimo che in tanti conoscevano nel mondo dello sport e in particolare del ciclismo amatoriale. Cosimo era anche il titolare di un negozio di bici che vendeva e aggiustava in via Pietro Maria Rocca ad Alcamo. Assieme al padre, inoltre, ha gestito per anni il gruppo sportivo Atala Ofmega e diretto altri gruppi e squadre, oltre ad essere l'organizzatore fino a qualche anno fa di una gara cittadina in occasione della festa di San Giuseppe, e della gara ciclistica Alcamo-Gibellina-Alcamo. Sono in tanti a tributargli un ricordo e un ultimo saluto sui social in queste ore. Qui sotto una foto di Cosimo Accardi:

L’incredibile quanto assurdo incidente costato la vita al mazarese Vincenzo Licari - Il 68 enne, infermiere andato da poco in pensione è morto all'ospedale dell'Antelope Valley, a Lancaster, in California. Licari era in vacanza in California con la moglie e ha avuto uno sfortunato e strano incidente. A bordo di un calesse, è stato sbalzato a terra dopo che un coyote attraversando la strada aveva fatto imbizzarrire il cavallo che li trainava. Sul mezzo, oltre ai due coniugi mazaresi, anche una coppia di amici di Campobello di Mazara. Il calesse invece era condotto da una loro cugina proprietaria di un maneggio.
Quando il cavallo si è imbizzarrito, il calesse si è capovolto su una strada sterrata e le cinque persone a bordo sono cadute a terra. Ad avere la peggio proprio Vincenzo Licari, trasferito presso l’Antelope Valley Medical Center di Lancaster in gravi condizioni e in prognosi riservata. Anche gli altri passeggeri del calesse sono finiti in ospedale con varie fratture su tutto il corpo. La moglie di Vincenzo Licari, anche lei è rimasta ferita, ma sono leggermente ed è stata dimessa.


Troppe tragedie della strada in provincia di Trapani - L'incidente del calesse a parte, la provincia di Trapani ha subito nelle settimane e nei mesi scorsi diverse tragedie della strada, ricordiamo che a fine aprile, in meno di un mese ci sono stati ben 12 vittime (ne parliamo qui). Numeri che dovrebbero farci riflettere, in particolar modo i giovani che sono sempre più spesso loro i “protagonisti” e le vittime di incidenti stradali mortali. Con il nuovo codice della strada, per chi guida e viene beccato con il telefono in mano, ci sarà la sospensione della patente, stessa cosa per chi ha un tasso alcolemico non nella norma o assunto droghe.

I dati drammatici sulle strade e l’uso del telefonino mentre si è alla guida - Oggi, nonostante i dati drammatici sulle strade, con più  di tremila morti registrati in Italia nel 2022, c’è poca consapevolezza del problema, specie tra i giovani che, nella maggior parte dei casi non sanno di avere “un’arma” tra le mani, quando si mettono alla guida di un’auto. Tra le cause degli incidenti stradali mortali, fra i primi posti della classifica, c’è la distrazione dovuta all’uso del cellulare mentre guidiamo. E sono sempre i più giovani quelli che mandano messaggi su whatsapp o parlano al telefono. Ecco, quello è ciò che causa la distrazione fatale che è causa di un incidente. Se si guida e si ha la testa alle parole che ci vengono dette per telefono e a quelle che si sta digitando per mandare un messaggio, si perde la concentrazione e il focus necessario per andare sicuri in strada, in quel momento è come se non ci trovassimo più alla guida, ma con la testa e la mente altrove e quella “assenza” anche per pochi istanti può causare l’irreparabile, perché poi non si riesce più ad evitare un impatto che può essere contro un’altra auto, un camion, un motociclista o ciclista o, addirittura, contro un pedone che in quel momento sta attraversando la strada. Dovremmo tutti, una volta messi in macchina e acceso il motore, scordarci di avere un telefono dietro, staccarlo, possibilmente metterlo in modalità “aereo” fino a quando non si è arrivati a destinazione e abbiamo finito il nostro viaggio, breve o lungo che sia, e solo a quel punto riutilizzare il telefonino. Ne vale della sicurezza di tutti.

La campagna di sicurezza Stradale “Non chiudere gli occhi” – Sabato 8 luglio, intanto, ha preso il via la campagna sulla sicurezza stradale realizzata da Autostrade per l’Italia in collaborazione con la Polizia di Stato e con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, dal titolo "Non chiudere gli occhi. La sicurezza stradale riguarda anche te". Una campagna che vuole promuovere la conoscenza dell'alto numero delle vittime su strada nel nostro Paese, oltre 3.100 in un anno, con protagonista Giacomo Giorgio e diretta da Carmine Elia (già insieme nella serie televisiva "Mare Fuori"). Lo spot presenta la seguente scena: la cena pronta, un dialogo surreale tra madre e figlio, la notizia dell’imminenza dell’incidente mortale, la reazione altrettanto “normale”, in bilico tra assurdo, indifferenza e fatalismo. Allo spot televisivo sarà affiancato uno radiofonico e 5 brevi video per il web, che sponsorizzano comportamenti corretti da tenere alla guida grazie alla voce fuoricampo della doppiatrice Cristina Boraschi.

Il regista Carmine Elia: "La vera ricchezza delle persone è il tempo, ma conquistare il tempo non significa correre. Significa guidare con prudenza e consapevolezza. La sicurezza sulle strade è importante perché la vita, ancor prima, è importante".

Daniela Stradiotto, Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato: “Ora più che mai è doveroso concentrare tutti gli sforzi sulla sicurezza stradale, per non continuare a percorrere il tunnel della morte dopo aver oltrepassato quello del Covid. 3.100 persone, di cui tanti giovani, che perdono la vita sulla strada a causa di condotte di guida azzardate o pericolose, impongono un deciso rilancio degli sforzi delle parti interessate”. Qui sotto il video della campagna di sensibilizzazione: