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09/07/2023 06:00:00

Rosalia d'Alì: "Turismo e cultura. Trapani punto di riferimento. Così continua il mio lavoro"

Assessora Rosalia d’Alì a Trapani le attività culturali sono vive e rendono la città non solo accogliente ma anche da stimolo. E’ così difficile capire che dalla cultura si possono rigenerare le città e cambiare le coscienze?

Lo sviluppo sociale parte dalla cultura e qualsiasi processo di riqualificazione di una città non può prescindere da una corretta visione strategica culturale. Per questo fin dal mio insediamento (5 anni fa) in piena sintonia con il Sindaco Tranchida ho avviato un percorso di rilancio culturale che non si fermasse esclusivamente all’organizzazione di iniziative ed eventi culturali, bensì dalla definizione di un piano strategico culturale che prevede una serie di interventi infrastrutturali importanti con l’apertura e la rifunzionalizzazione di nuovi spazi culturali; il coinvolgimento e l’ascolto delle tante realtà locali; la programmazione mirata per il coinvolgimento sempre più ampio dei cittadini e poi anche il rafforzamento delle sinergie istituzionali, abbiamo avviato percorsi condivisi con le scuole, la sovrintendenza, i musei, la Curia ma anche altri comuni vicini, nella consapevolezza che fare sistema e condividere percorsi rafforza le nostre città.

La vittoria di Tranchida è una prosecuzione del lavoro intrapreso, quali sono gli obiettivi per i prossimi cinque anni per le sue deleghe?

I cittadini con il voto di maggio hanno confermato la fiducia in questa amministrazione e quindi dobbiamo proseguire nel portare a compimento il programma di governo dove un’ampio spazio hanno proprio le mie deleghe. Sul Turismo si gioca la sfida del futuro di questa città. Trapani e la Sicilia Occidentale tutta sono oggi una destinazione turistica, questa è una realtà inconfutabile, in città le presenze turistiche sono ai massimi livelli grazie al lavoro svolto da tanti soggetti: la promozione fatta dalla Regione, la presenza dell’aeroporto di Birgi e il buon lavoro svolto dall’Airgest e grazie anche alla strategia messa in campo dal Distretto Turistico che presiedo da quattro anni. Oggi il brand west of Sicily è conosciuto in Italia e in Europa, siamo punto di riferimento di testate giornalistiche di settore, Tv nazionali, travel blogger internazionali, Camere di Commercio italiane all’estero, e stiamo programmando il prossimo triennio. Anche questo è il frutto di una sana collaborazione tra i Comuni, che sono riusciti a superare il limite dei propri confini e a ragionare in un’ottica di territorio unico. Per quanto riguarda Trapani lavoreremo per rendere più accogliente la nostra città e a migliorare i servizi al turista; anche sotto questo aspetto ritengo che sia necessario il coinvolgimento dei tanti soggetti pubblici e privati che si occupano di turismo.

Viviamo in una provincia meravigliosa eppure non basta per catalizzare una dose massiccia di turismo fidelizzato. Manca la sinergia con i Comuni o manca la programmazione?

Il mio obiettivo è quello di allungare la stagione partendo dai mesi primaverili fino ad autunno inoltrato puntando su un turismo più sostenibile e sensibile all’ambiente. Ritengo che il turismo di massa concentrato in due mesi non porta qualità ma crea disservizi e rende invivibile la nostra città. Sono consapevole che questa visione può generare polemiche e impopolarità, ma amministrare significa per me fare delle scelte per il bene della città. Se questa visione sarà condivisa anche dagli altri Comuni sarò felice di portarla avanti anche con il Distretto Turistico. Il Distretto è un organismo importante di intermediazione tra i singoli Comuni e l’esterno, può avere un ruolo strategico sempre più efficace e programmare a medio e lungo termine solo se i Comuni soci e in particolare quelli più grandi e a maggiore vocazione turistica, abbandonando l’aspirazione di essere ognuno una destinazione, si uniscono concretamente e investono nella West of Sicily, destinazione che non porta il nome di nessuna città ma che in una visione internazionale è facilmente localizzabile. Cosa che ha fatto la città di Trapani.

C’è il boom di turisti a Trapani, basta l’aeroporto per farli arrivare o si punta a una serie di servizi?

Come dicevo dobbiamo migliorare i servizi al turista e questo è un obiettivo immediato. Le strutture turistiche di Trapani sono sold out da Aprile e molte fino a ottobre . Questo per noi è un ottimo risultato ma non un punto di arrivo semmai un punto di partenza per avviare strategie e scelte che possano rendere questa città ancora più accogliente, piacevole da vivere, accessibile e sostenibile. Abbiamo già realizzato alcune riunioni con le attività e ho in programma con il sindaco di organizzare ulteriori iniziative. Dobbiamo puntare in alto, Trapani è città capoluogo, ha una storia gloriosa alle spalle, abbiamo l’ambizione di diventare una città europea e questo anche grazie alla presenza del Porto e alla grande sinergia con L’Autorita di Sistema Portuale che sta avviando progetti rivoluzionari, grazie alla presenza dell’aeroporto di Birgi e a quello internazionale di Punta Raisi. Se sapremo sfruttare al meglio queste opportunità, oltre ai tantissimi finanziamenti PNRR ottenuti, e se sapremo lavorare tutti in piena sintonia per il futuro di Trapani, allora avremo vinto la sfida che ci attende.

Prossimi e futuri obiettivi?

Lavorare, lavorare, lavorare. Battute a parte, oggi mi sento ancora più responsabilizzata rispetto a cinque anni fa, perché i cittadini votandomi hanno riposto in me fiducia e speranze. Di questo ne sono grata, riconoscente ma soprattutto consapevole che non posso deludere le loro aspettative. Grazie anche alla rinnovata fiducia del Sindaco, farò di tutto per portare a compimento tutti gli obiettivi che ci siamo dati cercando sempre di ascoltare, comprendere e soprattutto agire. La politica purtroppo spesso ha tempi lunghi, un continuo temporeggiare, abitudine che, anche per deformazione professionale, non mi appartiene e per fortuna non appartiene neanche al sindaco che è un uomo del fare, in questo siamo molto in sintonia e chi amministra deve anche assumersi la responsabilità di decidere. Naturalmente non mancherà mai il confronto sereno con i cittadini ma anche con le tante realtà nazionali e internazionali con cui ho avviato relazioni perché con umiltà e voglia di apprendere bisogna guardare in alto verso realtà di successo da cui trarre ispirazioni.