Sfruttare la vegetazione invasiva dei fiumi siciliani per scopi produttivi, trasformando un potenziale pericolo per la sicurezza in una preziosa risorsa economica.
L'Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana ha pubblicato un avviso con il quale invita Comuni, Città metropolitane, Consorzi di Comuni, ma anche soggetti privati, a presentare progetti di recupero a fini produttivi del materiale vegetale rimosso dai corsi d'acqua dell'Isola. Un provvedimento che si inserisce all'interno delle misure messe in campo dal governo Schifani per assicurare l'efficienza idraulica dei fiumi siciliani e prevenire i rischi idrogeologici, garantendo così l'incolumità dei cittadini e la sicurezza dei territori.
L'Autorità di bacino, di concerto con i diversi soggetti istituzionali coinvolti, ha già individuato i tratti dei corsi d’acqua demaniali, distinti per provincia, che necessitano di un intervento per eliminare la vegetazione invasiva. E con questo avviso si punta adesso a incentivarne il riutilizzo in campo produttivo, per esempio impiegando questi materiali di risulta nel processo di trasformazione delle biomasse.
I soggetti interessati avranno 60 giorni di tempo dalla pubblicazione dell'avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Regione (Gurs) per presentare le istanze. Alla domanda andrà allegata anche la planimetria, con il riferimento al corso d’acqua dal quale prelevare il materiale vegetale, e indicate le modalità operative e la tempistica previste per l’esecuzione delle attività. Qui il link all'avviso.
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Imprese, bando da 5,6 milioni per creare nuovi luoghi d'innovazione - Un sostegno finanziario alle imprese siciliane per investire in innovazione e tecnologia. Lo prevede il nuovo bando "Connessioni - Nuovi luoghi per l'innovazione in Sicilia". Pubblicato dall'assessorato regionale delle Attività produttive, con una dotazione finanziaria di 5,6 milioni di euro a valere sui fondi Fsc 2021-2027 e Poc Sicilia 2014-2020, il bando prevede agevolazioni a fondo perduto pari al 65 per cento dell'investimento. Il contributo è erogato per realizzare o sviluppare luoghi di innovazione, fisici e virtuali, come incubatori, acceleratori, spazi di co-working, dedicati all’insediamento di nuove imprese e in grado di offrire supporto imprenditoriale, attività di networking, consulenze sul modello di business, accesso a servizi e tecnologie avanzate.
«Si tratta - afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo - di una misura che fa parte del pacchetto "Competitività Sicilia" e che guarda al futuro del nostro sistema produttivo. L'obiettivo è realizzare e sviluppare spazi attrezzati per l’innovazione, promuovere e sostenere l’imprenditorialità che guarda al domani, stimolare lo scouting di soggetti e proposte non convenzionali, anche attraverso l’adozione di tecnologie evolute».
Al contributo possono avere accesso tutte le imprese che intendono investire nella ristrutturazione e nella qualificazione tecnologica, per creare, implementare o ampliare interventi innovativi.
Per accedere alle agevolazioni, le aziende interessate possono presentare istanza da oggi, 6 luglio, fino al 24 ottobre accedendo al portale "Sportello telematico incentivi" (https://sportelloincentivi.regione.sicilia.it). Tutti i dettagli sulle modalità di partecipazione e sui requisiti richiesti, invece, sono pubblicati sul portale della Regione Siciliana all'interno della sezione dedicata al dipartimento regionale delle Attività produttive.
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Pagamenti Regione - Confermati, al 30 giugno 2023, i progressi compiuti dalla Regione Siciliana sul volume di pagamenti verso imprese e fornitori. Come attestano i dati sul monitoraggio della spesa rilevati dall’assessorato all’Economia, la Regione nei primi sei mesi di quest’anno è riuscita a liquidare a imprese e fornitori un miliardo e 250 milioni di euro in più rispetto allo stesso semestre del 2022. Una crescita connessa all’incremento di servizi erogati e investimenti compiuti dalle diverse articolazioni regionali.
«I numeri di questo primo semestre – commenta il presidente della Regione Renato Schifani – confermano i benefici della nostra azione di riordino economico-finanziario della Regione, un processo virtuoso di cui si avvantaggiano imprese e attività della nostra terra. Migliora l’efficienza dei pagamenti, si riducono i disagi e crescono le certezze per gli operatori che lavorano per l'amministrazione regionale. Sto lavorando personalmente per risolvere il problema in maniera strutturale in modo che in futuro non si verifichino ritardi come nel recente passato».
Nel dettaglio, secondo i dati degli uffici di via Notarbartolo, si è passati da liquidazioni complessive per 6.631.290.252 di euro registrate al 30 giugno 2022 alla cifra di 7.881.503.067 di euro rilevata pochi giorni fa, cioè un aumento del 18,8 per cento. Inoltre, se confrontata ai volumi toccati nel primo semestre 2020 (6.594.663.980 euro) e primo semestre 2021 (6.927.856.740 euro), tale percentuale supera il 19 per cento.
«A fine aprile – ricorda l’assessore all’Economia Marco Falcone – la percentuale di incremento dei pagamenti era di circa il 10 per cento rispetto al 2022, un trend che ha continuato a crescere, fino a quasi raddoppiarsi in soli due mesi. Il governo Schifani sta mantenendo l’impegno a rendere la Regione più efficiente e reattiva rispetto alle sfide del mercato e alle tempistiche delle imprese, confermando una robusta iniezione di spesa pubblica nel tessuto economico della Sicilia».