«Il recupero della disponibilità di risorse idriche negli invasi siciliani, dovuto anche alle consistenti piogge dell’ultima primavera, ci consente di guardare alla stagione estiva con serenità. Siamo consapevoli, tuttavia, che occorre non abbassare la guardia. Per questo il governo regionale lavora, fin dal suo insediamento, per risolvere le criticità del sistema di invasamento, per aumentare la capacità delle dighe, per la pulizia dei bacini e per la manutenzione degli impianti di distribuzione. Occorre garantire alle città e alle imprese agricole un adeguato approvvigionamento idrico per scongiurare ogni futura emergenza». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando l’aumento dei volumi idrici negli invasi siciliani certificato dal report mensile di giugno 2023 dell’Autorità di bacino.
«Nelle ultime settimane - prosegue il governatore - sono stati compiuti atti concreti di grande importanza, alcuni dei quali attesi da decenni: sono stati conclusi i lavori di ammodernamento della rete irrigua della diga Trinità, nel Trapanese, mentre pochi giorni fa sono stati firmati i contratti per la realizzazione degli interventi che consentiranno di completare la grande diga Pietrarossa, nel Catanese. Inoltre, l’amministrazione regionale lavora in stretto raccordo con la cabina di regia nazionale per individuare nuovi, ulteriori interventi e abbiamo inviato al commissario nazionale per l’emergenza idrica l’elenco delle opere da finanziare in Sicilia».
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Lampedusa, Schifani: «Grazie a Piantedosi e Johansson per la visita. Adesso atti concreti da Bruxelles» - «Esprimo il mio apprezzamento per la visita di oggi a Lampedusa del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e della commissaria europea Ylva Johansson. È un segnale di grande attenzione da parte delle istituzioni nazionali e internazionali nei confronti dell'isola, che affronta un'emergenza continua e chiede soluzioni definitive ai problemi legati al flusso ininterrotto di migranti. Da tempo evidenziamo l'inadeguatezza delle strutture di prima accoglienza e di assistenza. Adesso contiamo che dopo questa visita seguano atti concreti e si dimostri che Bruxelles è al fianco dell'Italia e della Sicilia in questa sfida comune». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
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Dottoressa siciliana morta a Milano dona gli organi - «Atto di grande generosità di una dottoressa siciliana che deve essere da stimolo affinché la cultura della donazione degli organi si diffonda sempre di più nella nostra regione». Lo dice l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, commentando la notizia del trapianto degli organi di una nefrologa siciliana di poco più di 50 anni andata in morte cerebrale dopo un intervento chirurgico a Milano.
La dottoressa, che lavorava in un ospedale dell’Isola, era una donatrice e, in ossequio alle indicazioni che aveva lasciato, sono stati prelevati gli organi, nello specifico reni, fegato e cornee, che sono stati poi impiantati su cinque pazienti nel Nord Italia.
«Il dolore e la commozione per la scomparsa della dottoressa - aggiunge l’assessore - si uniscono a un senso di profonda gratitudine per la sua scelta. È un gesto che giunge da chi, per la sua professione, toccava con mano ogni giorno l’importanza della donazione degli organi per salvare vite. Tutti noi siamo chiamati a seguirne l’esempio così da consentire a tanti pazienti di sperare, attraverso il trapianto, in una migliore qualità della vita. La nostra regione sta recuperando moltissimo terreno in questo settore, grazie al grande lavoro compiuto in questi mesi attraverso il Centro regionale dei trapianti, ma tanto cammino resta ancora da fare. Ognuno di noi può dare il suo contributo, può compiere una scelta di grande umanità».