Dell'arresto di Francesco Giuseppe Bianco, il giovane 18enne che a Mazara ha aggredito la compagna, dato a fuoco l'auto della nonna della ragazza, aggredito lo zio della stessa, ne abbiamo parlato la settimana scorsa. Ora ci sono i particolari in un comunicato congiunto di carabinieri e polizia, intervenuti entrambi nell'operazione dell'arresto.
I militari dell'Arma e la polizia di Mazara, lo scorso 19 giugno, hanno arrestato, per i reati di danneggiamento aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale, un giovane mazarese appena maggiorenne con precedenti di polizia. Il 18enne avrebbe inziato la lite con la giovane compagna con la quale conviveva a casa della nonna di lei.
Gli uomini del Commissariato di Mazara hanno prima documentato i maltrattamenti nei confronti della giovane donna, ricorsa alle cure mediche presso l'ospedale Abele Ajello dopo le lesioni riportate. Lasciata l’abitazione il ragazzo, ha dato fuoco all’auto della nonna della compagna che poco prima aveva difeso la nipote.
Dopo l'incendio dell'auto, Bianco ha aggredito assieme ad altri tre soggetti, in fase di identificazione, lo zio della ragazza rapinandolo del telefono cellulare, motivo per il quale i Carabinieri, a seguito di una serrata indagine, lo hanno denunciato qualche giorno fa.
Durante le procedure di sequestro del telefono cellulare, che aveva preso alla vittima, il 18enne ha perso il controllo e ha minacciato di morte i carabinieri, provando ad aggredirli.
A quel punto è stato bloccato e trasportato presso il Comando Compagnia Carabinieri di Mazara del Vallo dove, in attesa di essere sottoposto alle procedure di identificazione, con calci e pugni, ha causato ingenti danni ad alcune porte della caserma. Alla fine è stato arrestato e sottoposto alla custodia cautelare in carcere come disposto a seguito dell’udienza di convalida.