Una violenza sconcertante. Un accanimento ingiustificato. Hanno fatto il giro d’Italia le immagini shock della brutale aggressione avvenuta la notte tra il 14 e 15 giugno a Marsala, in un distributore di sigarette nel quartiere di Strasatti. La vittima un uomo, picchiato a calci e pugni da due ragazzini.
Il video, che circolava già su whatsapp e sui social, è stato diffuso ieri da Tp24, con le opportune censure a tutela della vittima.
Un uomo si ferma in auto davanti al distributore di sigarette. Prova a procedere con l’acquisto, quando si fermano, con lo scooter, due ragazzi, giovanissimi. Uno apre l’auto dell’uomo, prende le chiavi o qualcos’altro. Alla richiesta del proprietario su cosa stesse facendo, i due giovani si avvicinano e iniziano a malmenare l’uomo. Prima una raffica di pugni al volto. Poi la vittima cade a terra, tenta di pararsi dai colpi, ma nel frattempo arrivano anche calci, in testa e al corpo, a ripetizione. Uno dei due giovani va via a prendere lo scooter, l’altro continua con i calci e i pugni. L’aggressione dura due minuti, interminabili.
I due giovani, è notizia di ieri, sono stati individuati. Uno è minorenne. I Carabinieri, diretti e coordinati dalla Procura della Repubblica di Marsala, hanno anche arrestato uno dei due giovani autori del brutale pestaggio. Le immediate indagini avviate dai Carabinieri, hanno consentito di identificare gli autori ed arrestare il maggiorenne (un ragazzo di Petrosino già noto per altri recenti episodi di violenza).
Gli elementi raccolti hanno consentito alla Procura di Marsala di richiedere un’idonea misura cautelare, emessa dal GIP ed eseguita dai Carabinieri con l’accompagnamento in carcere del maggiorenne. Per il minorenne è scattata la denuncia.
Le indagini sono ancora in corso per capire anche il movente della brutale aggressione. Le immagini sembrano escludere che si sia trattato di un tentativo di rapina, anche se uno dei giovani ha preso qualcosa dall’auto. I due ragazzi, tra l’altro, hanno movenze blande al loro arrivo, sorridono, non è un comportamento tipico di chi ha in mente di compiere una rapina, che solitamente deve agire con rapidità.
Sembra, ed è molto preoccupante questo aspetto, che si tratti di un atto violenza gratuita. Un’aggressione per futili, se non inesistenti, motivi.
Ma in queste ore un’altra tesi viene avanzata dai legali dei due ragazzi, l’avvocato Giacomo Frazzitta e l’avvocato Piero Marino.
La tesi è che i due ragazzi abbiano scambiato l’uomo con un’altra persona con cui avevano un appuntamento. Persona che non avevano mai visto e che si sarebbe scambiata dei messaggi con la madre di uno dei due ragazzi. L’uomo con il quale avevano appuntamento aveva, guarda caso, una punto bianca, come quella utilizzata dalla vittima dell’aggressione.
Ma qualunque sia il motivo, resta un atto di violenza sconcertante e preoccupante. Da ieri a Marsala non si parla d’altro, c’è molta indignazione e sale l’allarme sicurezza, la paura di finire in mezzo ad atti di violenza del genere senza alcun apparente motivo.
Il tema, però, oltre all’allarme sicurezza, all’inaudita violenza, è anche più sociale, psicologico. Cioè che cosa sta succedendo ai nostri giovani? Come si è arrivati ad assistere ad atti di ferocia del genere senza alcun motivo? Sono domande che questa comunità deve porsi, perchè in questo caso è finita bene (per usare un eufemismo). L’uomo è riuscito a pararsi dai colpi e a difendersi, uscendo tramortito dall’aggressione. Ma la violenza dei colpi, la ferocia, potevano avere esiti peggiori.