L’iter per la realizzazione dell’ippodromo voluto dal sindaco Massimo Grillo galoppa. E sono stati già aggiudicati, provvisoriamente, i lavori.
Per acciuffare soldi dell’Unione Europea, nell’ambito del PNRR, il sindaco ha pensato di ricostruire una vecchia pista ippica di contrada Scacciaiazzo di cui nessuno sentiva la mancanza. Per l’ippodromo sono stati ottenuti 800 mila euro con i fondi del Pnrr, a cui si aggiunge un altro milione e 700 mila euro per un centro sportivo polivalente, sempre in zona, con annesso campo di padel. Un po’ di vintage e un po’ di moderno.
La pista ippica di Contrada Scacciaiazzo a Marsala, è un impianto esistente, realizzato negli anni 80 su cui sono stati effettuati interventi di adeguamento, rimasti però incompleti e ad oggi anche in stato di abbandono.
La storia dell’ippodromo, da realizzare con i fondi del Pnrr, ha fatto il giro d’Italia, con le testate nazionali che non hanno certamente speso parole di apprezzamento per l’idea del sindaco Grillo.
Intanto, dicevamo, l’iter va avanti. Nei giorni scorsi sono stati aggiudicati i lavori per l’ippodromo. Aggiudicazione avvenuta in via provvisoria, come prassi.
Alla gara d’appalto erano state invitate diverse ditte, ma soltanto due hanno presentato delle proposte: la Catalano Michele srl di Marsala e la Dibiga Srl di Alcamo. Ad aggiudicarsi i lavori è la ditta alcamese, che ha presentato un’offerta economica più vantaggiosa. L’azienda si occuperà della progettazione esecutiva e dell’esecuzione delle opere.
I lavori avranno un costo di € 456.373,42 compresa IVA ed oneri, di cui € 395.195,08 oltre iva al 10% € 39.519,51 per esecuzione lavori, ed € 17.070,33 oltre IVA ed oneri per €4.588,50 per progettazione esecutiva.
La delibera è del 5 giugno, e a breve si avrà l’aggiudicazione definitiva, in base ai controlli che verranno fatti.
Come sarà l’ippodromo? Ecco come viene descritta nella relazione tecnica la nuova struttura.
“L’impianto ippico è composto da una pista pressoché idonea per il trotto, ed un corpo di fabbrica in cui sono individuati i box per i cavalli ed un locale con annesso servizio igienico da destinare ad un custode o al veterinario. In adiacenza a tale area, è presente un recinto all’interno del quale sono state edificate murature incomplete probabilmente destinabili alla realizzazione di altri ambienti necessari per l’accoglienza degli utilizzatori, per presidi veterinario e medico, per il locale per la giuria di gara, per un locale a servizio dei fantini, oltre che per i relativi servizi igienici. La zona box è composta da 24 box realizzati in muratura di concio di tufo e copertura in latero cemento. L’Intera struttura è allo stato grezzo e non presenta impianti. Ciascun box è provvisoriamente chiuso con cancelli adattati e di forme diverse per un uso provvisorio della struttura. Anche il locale custode/veterinario, presenta infissi montati occasionalmente e non è dotato di impianti. La corte interna è in terra battuta ricoperta con ghiaia”.
Nessuna notizia, invece, al momento, sui lavori dell’altro progetto, quello del centro polivalente, che ha un costo maggiore, 1,7 milioni di euro. Lì, verrà realizzato anche un campo di padel. Ma il dubbio che resta è che fine faranno, una volta costruiti, questi impianti? Chi e come verranno gestiti? Il rischio è che, se dovessero essere realizzati, resteranno delle cattedrali nel deserto, vista anche la posizione molto periferica.