Berlusconi come De Gaulle. "Silvio è stato il nostro De Gaulle" "Sogno un'Italia in cui si possa atterrare a Roma all'aeroporto Alcide De Gasperi a Milano in quello Silvio Berlusconi", l'affermazione è di Gianfranco Rotondi democristiano d'antan,anche Gasparri e altri hanno espresso un'opinione del genere.
Il francese fondò un partito l'RMP-Raggruppamento del Popolo Francese- che unitamente al PCF-Partito Comunista Francese- avversava lo statu quo generato dalla IV^ Repubblica. L'organizzazione non ottenne successo e si dissolse tranne poi confluire nell'UNR-Unione per la Nuova Repubblica- che nel 1958 partorì una nuova costituzione-tuttora vigente- dando alla luce la V^ Repubblica che ad un sistema parlamentare preferì quello semipresidenziale. Nè in FI che nell'area politica di riferimento si ravvedone un Pompidou,Chirac o Sarkozy. Il Caimano ha fatto molto: una rivoluzione televisiva interrompendo il monopolio RAI.
Finanziaria quotando in borsa Mediaset e Mediolanum, banca diretta. Un'altra calcistica rendendo il Milan una squadra vincente e spettacolare. Nel 1993 in piena Tangentopoli e con la dissoluzione del pentapartito, temendo l'avvento degli eredi del PCI e a tutela dei suoi interessi,si occupò in prima persona di politica creando il centrodestra-FI,Lega e MSI- e auspicando una rivoluzione liberale. Ebbene dopo tre decenni si può sostenere che il progetto è fallito e che la destra al governo oggi,non è certamente liberale. Perché è sovranista,fa a pugni con le libertà civili e i diritti inalienabili,la separazione tra Chiesa e Stato è border line,l'uguaglianza di fronte alla legge non sempre si realizza. Insomma Berlusconi non fu de Gaulle.
Vittorio Alfieri