Doveva fare rotta verso il porto di Trapani ed, invece, la nave nave Aurora della ong Sea Watch ha disubbidito agli ordini, conducendo 39 migranti a Lampedusa.
L'imbarcazione, con a bordo gli extracomunitari, in difficoltà era stata individuata dalla Rise Above di Seenotrettung che aveva stabilizzato la situazione. Successivamente è arrivata l'Aurora che ha preso a bordo i 39 e li ha trasferiti a Lampedusa.
Il Centro di coordinamento del soccorso marittimo della Guardia costiera di Roma, spiega Sea Watch, "ci ha dato istruzioni per dirigerci verso il porto di Trapani, a 32 ore di distanza, a causa delle cattive condizioni meteorologiche. Impossibile per l'equipaggio dell'Aurora raggiungerlo senza mettere inutilmente in pericolo le 39 persone soccorse a bordo. Tuttavia, Roma ha insistito. Mentre più di 1.160 persone sono annegate nel Mediterraneo solo quest'anno, secondo l'Oim - sottolinea la ong - i soccorsi civili in mare continuano a essere teatro di giochi di potere politici e vessazioni. La posta in gioco: vite umane".
Intanto sono ripresi gli sbarchi a Pantelleria. Sono arrivate 39 persone in diversi momenti. Su gommone 16 , su un altro 23. Intercettati in mare dalle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza sono stati consegnati ai carabinieri che li hanno trasferiti come sempre nell’ex caserma dell’esercito “V. Barone”. Sono stati accuditi dal Comune perché la cooperativa che ha vinto la gara d’appalto indetta dalla Prefettura non ha ancora firmato il contratto. Se ne parla per fine mese. Gli utlimi arrivi sono quasi tutti tunisini e le partenze avvengono come sempre dai porti tunisini di Kelibia, Monastir, Soussa. Da Pantelleria l’Africa dista soltanto 70 km contro i 120 dalla Sicilia. Con il mare calmo è molto facile arrivare sull'isola in poche ore.