Non solo panchine rosse. È all'onore delle cronache l'ennesimo femminicidio, stavolta è toccato a Giulia Tramontano. L'omicidio, confessato dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, è reso ancora più efferato perché la donna era in attesa di un bambino dal suo boia.Tramontano è la ventiduesima donna che muore per mano del partner solo quest’anno, mentre sono 37 – al momento della stesura di questo articolo – le donne uccise in ambito affettivo e relazionale.
Il dibattito che è susseguito ha fatto emergere come soluzione primaria, un'educazione culturale di noi uomini ed è indubbio perché il retaggio della nazione in tal senso è lo ius corrigendi ossia: il diritto degli esercenti la responsabilità genitoriale e dei loro delegati -maestri, precettori- di usare mezzi di correzione e di limitare in vario modo la libertà personale dei figli, nell’interesse della loro educazione anche con la forza, nella fattispecie era contemplata anche la moglie.
L'abolizione risale al 1956. Il nostro territorio-Alcamo- nell'anima nobile di Franca Viola ha conosciuto il rifiuto del cosiddetto "matrimonio riparatore", contratto tra l'accusato e la persona offesa,nel caso di Franca la violenza sessuale e solamente nel 1996 lo stupro da reato'contro la morale' sarà riconosciuto in Italia come un reato 'contro la persona'. Quante generazioni d'uomini sono cresciute in questa cornice e si consideri che il 70% dei comuni è sotto i 5.000 abitanti.
Civiltà sono pene più severe e certe non come deterrente, ma che siano un messaggio intellettuale della presenza dello Stato a tutela del 'sesso debole'. Un percorso di prevenzione con la sinergia tra famiglia e istituzione, in primis la scuola. Banale, sarebbe una rivoluzione istruttiva, creare le condizioni d'indipendenza economica. Innegabilmente ispido il cammino, altrimenti le panchine rosse restano solo un mero atto di semiotica.
Vittorio Alfieri