Un cantiere aperto. Ma fermo. Mentre in Sicilia si cerca di capire come spendere i soldi del Pnrr per ospedali di comunità e altri servizi nella sanità, una delle più grandi opere del territorio è ferma al palo. E’ il padiglione Covid di Marsala. Resta questo il nome della struttura pensata, appunto, in piena emergenza pandemica e che doveva essere pronta in pochissimo tempo per far fronte, dopo la prima ondata, a nuovi slanci del virus. Invece, è tutto, sempre, più fermo. L’unica cosa che si muove è il denaro.
Continuano i pagamenti
Siamo arrivati al quinto stato di avanzamento dei lavori del padiglione Covid.
Il Consorzio Stabile Agorà, società incaricata dell’esecuzione dei lavori, nelle scorse settimane ha ricevuto pagamenti per un milione di euro per gli ultimi stati di avanzamento dei lavori. A disporre i pagamenti la struttura commissariale per il potenziamento della rete ospedaliera siciliana. In particolare sono stati pagati il quarto Sal bis e il quinto Sal bis per 473 mila euro e il quinto stato di avanzamento per 572 mila euro.
C’è da dire che negli ultimi mesi i lavori sono rimasti praticamente fermi per assenza di fondi. E che questi pagamenti riguardano la realizzazione soltanto del primo stralcio, che costa più di 8 milioni di euro.
La storia del Padiglione
Il padiglione delle malattie infettive del "Paolo Borsellino" fa parte del piano di potenziamento della rete ospedaliera che la Regione aveva previsto nella prima fase della pandemia per far fronte alle nuove ondate di Covid. In fretta e furia, quindi, si sono pensati dei progetti per nuovi posti letto.
Il padiglione doveva essere pronto a marzo 2022 stando a quanto si legge nel contratto d’appalto con la ditta che si sta occupando dell’opera. E prima ancora, la struttura, che doveva essere emergenziale, e snella nella realizzazione, presentata nella famosa “sceneggiata” del 3 dicembre 2020, doveva essere completata nel maggio 2021. Tp24, però, scoprì che di quanto detto in quella occasione, non c’era nulla di concreto a cominciare dal progetto esecutivo e dai soldi finanziati.
Man mano si è poi passati dagli oltre 100 posti letto e tre piani annunciati nella “pupiata” di due anni fa, i cui costi di realizzazione prevedevano investimenti per 19 milioni di euro, a soli sedici posti su un piano. E' la stessa Regione che ridimensiona tutto, mettendo nero su bianco che non ci sono somme a disposizione, e che si dovrà procedere solo al primo stralcio, solo un piano, con 16 posti letto. Non è altro che la nuova area emergenza.
Costi aumentati
Intanto i costi aumentano. Nel 2021, quando viene approvato il progetto esecutivo del Padiglione per le malattie infettive di Marsala, il costo per il primo stralcio è di 7,4 milioni di euro. Un anno dopo, nell’aprile 2022, una nuova perizia di variante certifica l’incremento dei costi. Per realizzare il primo stralcio ci vogliono 8,6 milioni di euro.
Quanto si è speso fino ad oggi? Tra progettazione, lavori, e costi vari sono stati spesi circa 6 milioni di euro. Il tutto per realizzare solo il primo stralcio, cioè un piano terra soltanto. E c’è da dire che questi costi non comprendono tutti gli allestimenti, gli arredi, i macchinari. Allora sì che i costi saranno sempre più alti.