Una tragicommedia. È andata in scena in tre atti al consiglio comunale lilibetano.
Il primo è stato visto lunedì 29 maggio, il titolo:proposta d'aumento della tassa di soggiorno. Il 'dramma' si materializza allorquando Cavasino fa notare il metodo di denigrare la controparte se non si è d'accordo su ciò che esprime, nella circostanza si riferisce a Coppola il quale replica che si è espresso male e chiede venia.Dopo il dibattito acceso sulla destinazione delle somme extra gettito si dovrebbe votare, ma cade il numero legale perché gli abitanti di sala delle Lapidi che avversano il provvedimento escono dall'aula,motivando che i favorevoli hanno aspettato i soccorsi per avere la maggioranza. L'indomani si va alla conta.
CONTRARI: Ferrantelli, Accardi, Carnese, Genna, Fici, Vinci, Passalacqua, Rodriquez, Alagna, Martinico.
ASTENUTI:Coppola, Eleonora Milazzo.
FAVOREVOLI:Cavasino, Dì Pietra, Orlando, Pugliese,Vito Milazzo, Bonomo ,Fernandez,Di Girolamo, Titone.Gerardi.
Proposta bocciata.Si procede all'appello per la seduta delle interrogazioni,prima e seconda chiama a vuoto,tutto rinviato al giorno successivo,la ripicca è servita. Mercoledi l'assemblea fiume delle domande. Si riportano alcuni interventi. Carnese:"é inutile interrogare il sindaco perché si sente il reggente di Marsala e noi cittadini siamo i sudditi",un momento saliente è stato quando Coppola ha riferito che si era consumato un fatto gravissimo per l'articolo di una testata che fa riferimento all'assessore Agate, perché fazioso, "che l'aveva trattato bene fino ad oggi,trovandolo un assessore disponibile"e ne denuncia il conflitto d'interessi,peccato se ne sia accorto solo adesso,meglio tardi che mai,si aggiunge benvenuto. Agate replica che la testata ha la sua linea editoriale e che non fa sconti sia a lui che all'amministrzione. Gerardi battibecca con Ferrantelli e Carnese sullo stato dell'illuminazione con toni sferzanti,il decano dell'aula risponde, Gerardi infastidito non termina le risposte. Applicata a Capo Boeo: la situazione politica a Marsala è grave ma non è seria,una tragicommedia.
Vittorio Alfieri