Egregio direttore di Tp24.
non volevo ritornare a parlare della pista ciclabile, ma dopo quello che ha detto il sindaco non posso che cercare di ripristinare la verità. Il sindaco che amministra la città da quasi tre anni, quando riceve qualche lamentela, cerca di addossare l’eventuale “colpa” o non gradimento, sempre agli altri.
In questo caso ai tecnici del comune, che avrebbero fatto un pessimo progetto, è un’offesa grave e non meritata, da chi cerca di fare il proprio lavoro. Alla precedente amministrazione che ha ottenuto e usato i finanziamenti europei per un progetto “pessimo”, che Lui ha cercato di metterci una pezza, non si capisce quale, ma gli uffici della regione, gli hanno bocciato le modifiche che avrebbero risolto le criticità.
Naturalmente racconta una serie di bugie che il primo cittadino, uomo delle istituzioni, non si dovrebbe permettere di dire. Secondo il sindaco la circolazione delle macchine nel progetto originale sarebbe stata a senso unico e grazie al suo intervento è diventata a doppio senso. Naturalmente è una completa falsità, la viabilità è rimasta a doppio senso dove già lo era. Per quanto riguarda i vari pareri, questi ci sono stati tutti, a iniziare da quello dei vigili urbani, perché senza questi il progetto non sarebbe stato approvato e finanziato. Certo se prima di scrivere o di far scrivere, si fosse/ fossero documentati forse avrebbe detto meno bugie, che a un sindaco non è permesso. Per quanto riguarda il piano parcheggi perché non fa funzionare quelli esistenti? Per ridurre il caos traffico, perche’ non attiva il servizio navette e aumenta le corse degli autobus per le contrade? Come si fa a pensare di togliere il marciapiede lato parco archeologico per fare spazio alle macchine? Mi sembra almeno un non senso, per non dire altro. Perché non fare un senso unico dal circolo dei canottieri a viale Isonzo e lasciare lo spazio per parcheggiare in sicurezza, visto l’aumento dei ristoranti e il possibile incremento nel prossimo futuro anche di altre attività commerciali? Il parere contrario di un dirigente non è il Vangelo, che anche questo ogni tanto dalla stessa chiesa viene adeguato ai tempi. Se il sindaco si preoccupa che con la pista ciclabile si perdono alcuni posti macchina, con il suo progetto di riqualificazione di via Verdi, quanti posti macchina vengono persi. Perché il sindaco e suoi consiglieri non ne parlano? Non vorrei che la pista ciclabile che passa da via Verdi intralci il progetto del sindaco, ammettendo che lo conosca. Un progetto non discusso ne’ in città ne’ in consiglio comunale. Perché? Inoltre, al posto di via Verdi perché non riqualificare altre zone più pedonalizzate come via Roma, piazza Matteotti ( porta Mazara) e strade limitrofe ? Cosa sceglierebbero i cittadini se chiamati a decidere? Da una parte il sindaco allarga i marciapiedi dove oltretutto ci camminano poche persone, con i soldi dello stato,vuol dire che l’indirizzo nazionale è questo, dall’altra parte con i soldi del comune vorrebbe restringere o togliere i marciapiedi. È un sindaco in continua contraddizione. Grazie per l’attenzione. Spero di non dover più intervenire sulla pista urbana.
Alberto Di Girolamo