Qualunquismo. Movimento politico, promosso dal giornalista e commediografo Guglielmo Giannini con il giornale L’Uomo qualunque, fondato nel 1944 e con il saggio La folla, i cui caratteri sono di una polemica sfiducia nelle istituzioni statali e nei partiti politici, e da una tendenza di fondo conservatrice, esistito dall'alba al tramonto e diventato un atteggiamento improntato a indifferenza e disprezzo nei confronti della vita politica e non.
In ragione di questa idea ha riscosso successo il M5S che nel 2013 nuovo partito raggiunse il 25% dei consensi, ma per tutta la legislatura non toccò palla perché rimase fedele al suo convincimento che gli altri fossero tutti uguali. Nella successiva legislatura partito di maggioranza relativa con il quasi 33% il salto di qualità, decisero sono tutti gli stessi ma al governo. Nel 2022 nonostante l'emorragia di voti dalle politiche precedenti sono sopravvissuti con un importante 15.5%. Escludendo quella in vigore nelle precedenti due legislature hanno governato tutte le compagini presenti ad entrambe, Pd-Fi-Lega-M5s-, tranne FdI. Una chiave di lettura dell'affermazione degli abitanti di via della Scrofa è che gli elettori per riparare dell'esercizio qualunquista abbiano deciso di dargli fiducia.
Ma un condono fiscale non si nega mai, si è andato oltre concedendo una 'sorta' d'indulto per i reati tributari pagando il dovuto senza sanzioni e a rate come previsto dal decreto legge 34 del 2023. In modo identico ai predecessori ha occupato la Rai. La responsabilità è sempre degli altri, Rave Party-Cospito-Cutro docet. Non come il Caimano, di più allorquando: "La lotta all’evasione si fa davvero dove sta l’evasione, le big company, le banche e non il piccolo commerciante a cui vai a chiedere il pizzo di Stato" ha detto la presidente del Consiglio Meloni. Pronti era lo slogan, sì a dare voce anche al Qualunquismo.
Vittorio Alfieri