La Madonna Pellegrina di Fatima arriva a Castelvetrano. Domani 24 maggio, alle ore 21:00, verrà accolta a Castelvetrano in Piazza Matteotti dal Parrocco di San Francesco di Paola Don Giacomo Putaggio e dalla sua comunità parrocchiale che con una fiaccolata, definita flambò mariano, accompagnerà l’effigia sacra presso la vicina Chiesa di San Francesco di Paola.
Un fitto programma è stato predisposto per la settimana di presenza del simulacro nella comunità castelvetranese: dal 24 al 26 maggio, la Parrocchia rimarrà aperta tutto il giorno e sarà possibile pregare, confessarsi e celebrare insieme l’eucarestia il pomeriggio alle ore 18:00.
Nella serata del venerdì 26 maggio, a partire dalle ore 21:00, la Fraternità Betlemme di Efràta animerà la preghiera comunitaria d’intercessione per i sofferenti, al termine della quale, intorno alle ore 22:00 partirà una breve processione che accompagnerà la Madonna di Fatima presso la Chiesa della Misericordia, lì sabato potrà essere visitata durante tutta la mattinata.
La Madonna peregrina di Fatima, inoltre, giungerà a Castelvetrano già nella mattinata di lunedì 22 maggio, ma verrà accolta in forma privata presso il carcere di Castelvetrano.
Don Vincenzo Alosi, cappellano della locale casa circondariale, ha organizzato tre giorni di festa e preghiera che coinvolgerà tutto il personale e i detenuti insieme ai volontari, i quali potranno partecipare ed assistere per la prima volta ad una processione della Madonna di Fatima presso i corridoi del carcere e celebrare al termine l’Eucarestia alla sua presenza. Una settimana intensa per la comunità di Castelvetrano, grazie alla presenza del simulacro mariano.
La prima statua della Vergine Pellegrina del Santuario di Fatima, fatta secondo le indicazioni di Sr. Lucia, fu offerta dal Vescovo di Leiria e incoronata solennemente dall´Arcivescovo di Evora, il 13 di Maggio del 1947. A partire da questa data la Statua, e le sue dodici copie, percorse, per diverse volte, il Mondo intero, portando con sé un messaggio di pace e di Amore.
La Madonna pellegrina o Peregrinatio Mariae è la tradizione cattolica di traslare un'effigie mariana lungo un itinerario che tocca le varie località di una diocesi o di un territorio più ampio, a volte rappresentato da un intero paese, a volte esteso oltre gli stessi confini nazionali. Visto l’attuale Guerra che colpisce il cuore dell’Europa e i disastri causati di recente dal mal tempo in Emilia Romagna non mancano veramente i motivi per i credenti di partecipare a questo evento della diocesi.
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A Trapani l’incontro dei ministri straordinari dell’Eucarestia - Si è tenuto sabato scorso a Trapani in una Basilica del Santuario della Madonna di Trapani gremita di fedeli, l’incontro promosso dall’ufficio liturgico diocesano sul tema “Liturgia e disabilità” per mettere a fuoco come bisogna sempre più includere e rendere protagonisti nella vita della Chiesa le persone con disabilità.
I disabili spesso sono persone che “sono servite” ma che non servono, almeno così a volte riteniamo- ha detto la relatrice suor Veronica Donatello, responsabile del servizio nazionale per le persone con disabilità della CEI e consultrice presso la Santa Sede al Dicastero per la Comunicazione - Dobbiamo superare nella chiesa il rischio di un approccio assistenzialista o pietista nei confronti dei disabili, abbattendo le distanze tra noi e loro. Esiste solo un noi, ha detto la suora, una sola comunità e i disabili devono sempre più condividere e partecipare alla vita della Chiesa senza essere confinati in spazi separati, affidandogli, quando possibile, ruoli e compiti come tutti gli altri. Si fa fatica a stare davanti al limite dell’altro, perché il limite dell’altro rimanda al nostro limite - ha continuato suor Donatello - A volte anche nella Chiesa, specialmente in chi ha ruoli di responsabilità e di organizzazione permane il pregiudizio di pensare che l’unico accesso alle vie della fede sia l’intelletto, un vero pregiudizio da superare”. Sono seguite testimonianze di ministri straordinari, catechisti ed insegnanti. Quindi la celebrazione eucaristica con il conferimento del mandato a 43 nuovi ministre e ministri della comunione che si occupano di rendere presente la Chiesa nelle case dei malati e dei sofferenti, nelle case di riposo per portare l’Eucarestia.