La condanna dei tre imputati in un processo per fatti di droga in corso davanti il Tribunale di Marsala è stata chiesta dal pm Paolo Bianchi.
Alla sbarra ci sono tre mazaresi. La pena più dura (9 anni di carcere e 40 mila euro di multa) è stata invocata per il 32enne Luigi Mohamed Gharrad. Cinque anni e 15 mila euro di multa, invece, per Antonello Sanfilippo, di 35 anni, e dieci mesi e 2200 euro per Alexandru Leonard Favata, di 34 anni. Tra gli imputati, allinizio del processo, cera anche il 24enne Leonardo Majale, ma poi si è scoperto che la competenza era del Tribunale per i minorenni di Palermo.
A difendere gli imputati sono gli avvocati Chiara Bonafede, Luigi Pipitone, Francesca Frusteri e Ornella Cialona. Le arringhe difensive dovrebbero concludersi l11 luglio. Poi, la sentenza.
Nello stesso procedimento, era imputato anche un altro mazarese, Antonino Quinci, di 29 anni, che ha preferito, però, essere giudicato con rito alternativo davanti al gup ed è stato condannato in continuazione con altra sentenza. I fatti contestati sono del 2015, anno in cui, secondo laccusa, tra agosto e ottobre, Sanfilippo, Gharrad e Majale, in concorso tra loro, detenevano per fini non esclusivamente personali un quantitativo imprecisato di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana) che cedevano a una ventina di tossicodipendenti.
Cessioni che sarebbero state monitorate dai poliziotti del Commissariato mazarese. Nella richiesta di rinvio a giudizio firmata dal pm Giulia DAlessandro, si sottolineava che a sovraintendere e dirigere le operazioni di cessione sarebbe stato il Sanfilippo, mentre un altro presunto componente dell'organizzazione avrebbe messo a disposizione la sua abitazione (in piazzale Europa, a Mazara), tenuto i contatti con gli acquirenti e ceduto gli stupefacenti. Anche Gharrad avrebbe tenuto i contatti con i clienti e ceduto le dosi sia a casa di un complice, che altrove.
Majale, poi, oltre a spacciare, avrebbe tenuto gli occhi bene aperti per riferire se nei pressi dell'abitazione di piazzale Europa si fossero avvicinate le forze dellordine.
Ad un altro indagato nello stesso filone (Antonio Zichittella) è stato contestato, invece, di aver ceduto, tra agosto e settembre 2015, tra Petrosino e Mazara, grossi quantitativi (mediamente un chilogrammo a volta) di marijuana a Sanfilippo, Gharrad e Majale.
Tra i precedenti del principale imputato, Luigi Mohamed Gharrad, anche un arresto per evasione dagli arresti domiciliari, cui, nel settembre 2017, era sottoposto, per furto in concorso con un altro pregiudicato, presso una comunità terapeutica di Marsala. Ad arrestarlo furono i carabinieri della stazione di Mazara del Vallo, guidati dal luogotenente Giaramita.