Appare sempre più critica la situazione della piscina comunale di Marsala. Le ultime novità sull’impianto di via Dante Alighieri, riguardano la mancanza del certificato di staticità che è scaduto nel 2022 e da allora, essendo chiusa da tanto tempo, non è stata presentata nessuna documentazione per richiedere tale certificato.
Ciò significa che l’idea di soluzione intermedia, paventata dall’assessore Bilardello e che prevedeva l'affidamento ad una società sportiva, per l'esclusivo uso agonistico ed evitare che la piscina rimanesse chiusa, al momento non è affatto praticabile.
Della piscina comunale marsalese abbiamo parlato con il consigliere comunale Leo Orlando che, qualche settimana fa ci ha detto di aver partecipato ad una riunione, alla quale hanno preso parte l’assessore allo Sport Bilardello, il dirigente di settore Mezzapelle, il presidente della commissione sport Massimo Fernandez e lo stesso Orlando, il quale ha appreso in quella sede del certificato di staticità scaduto. “Anche volendo la piscina al momento non può aprire, sono necessari, come sappiamo, quegli importanti interventi di manutenzione straordinaria e per avere il certificato di staticità bisogna prima intervenire e poi richiedere la documentazione per il rilascio - ci dice Orlando -. Ad oggi, dopo che tutto questo tempo trascorso e dopo diverse richieste d'intervento fatte in consiglio comunale riguardo all’impiantistica sportiva e in particolare per la piscina comunale, vorremmo capire quali sono le intenzioni dell’amministrazione comunale, che cosa vuole fare di questa struttura così importante, non solo per coloro che la utilizzano per lo sport, ma soprattutto per quelli che ne hanno bisogno per fare riabilitazione e fisioterapia e dunque per la loro salute. Insomma bisogna capire come l’amministrazione si pone rispetto a queste persone e rispetto alle loro esigenze di cittadini. Se c’è la volontà di lavorare affinché la piscina venga riaperta il prima possibile, siamo pronti, ovviamente, a collaborare”.
A Marsala ci sono gli sportivi che erano abituati a frequentare la piscina da tanti anni e poi ci sono, come detto, coloro che della piscina hanno necessità per motivi di salute. Eppure, nonostante l’utilizzo di questo impianto abbia questo importante valore sociale, non sembra ci sia un grande impegno da parte dell’amministrazione comunale per risolvere i problemi che l’affliggono e permetterne così la riapertura.
Basta ricorda che si sono persi i fondi del PNRR che si potevano utilizzare per il ripristino e invece si è puntato sull’ippodromo in contrada Scacciaiazzo dove saranno addirittura impegnati due milioni e cinquecentomila euro così ripartiti: 800 mila euro destinati a ristrutturazione, ammodernamento e adeguamento della pista ippica; mentre 1 milione e 700 mila euro sono impegnati nella realizzazione di un centro sportivo polivalente indoor.
Insomma, l’amministrazione Grillo ha reso estremamente complicato ciò che poteva essere semplice, e visto che sono necessari almeno 500 mila euro per renderla, agibile e fruibile al pubblico, così come detto il dirigente Pier Benedetto Mezzapelle, si potevano utilizzare quei fondi del Piano di Resilienza, anziché ritrovarsi in una situazione di stallo per mancanza di fondi.