18:00 - “Due vaschette di ricci”, così definivano la cocaina, al telefono, durante le conversazioni intercettate, acquirenti e spacciatori coinvolti nell'operazione antidroga dell'Arma dei carabinieri, che questa mattina, a Marsala, ha portato agli arresti di sette persone e di undici indagati totali (potete leggere qui).
Uno degli acquirenti nel corso delle indagini telefona a Gaspare Maurizio Giannone, sottoposto questa mattina ad obbligo di dimora e gli ribadisce che ha bisogno di “due vaschette di ricci” e non di “una” come l’altra volta e precisa che deve essere “di quello aperto ora” e non come “quello dello scorso anno”.
Giannone non è un commerciante di ricci, per gli investigatori, che seguono le intercettazioni e il percorso che compiono gli indagati l'interlocutore di Giannone chiede “due grammi” di cocaina (“due vaschette di ricci”), raccomandandosi che sia di buona qualità. Qui la conversazione intercettata dai carabinieri:
Gaspare: pronto?
Peppe: fratello… buon Natale Gaspare
Gaspare: grazie, altrettanto a te Peppe mio. Come stai?
Peppe: come stiamo? Minchia, ti… hai mangiato e ti sei messo sotto le coperte…
minchia, che gran freddo che si è buttato
Gaspare: minchia, cose brutte… toh… cose brutte veramente
Peppe: (ride)
Gaspare: che fai?
Peppe: niente, qua stavo andando da Fabio … ho detto… Telefoniamo ai “picciotti” ? Senti una cosa… ma … eheee… all’ultimo poi lo sai cosa ho fatto? A forza di provare le va… la vaschetta con le co… quella delle cose… dei ricci, che mi hai dato… minchia, e se la sono mangiata. Mia madre mi ha detto vedi di capitarmele altre due vaschette
Gaspare: eh… eh… e ma senti qua, io per oggi non ce la faccio
Peppe: non ce la fai per oggi?
Gaspare: no.
Peppe: perché oggi
Gaspare: domani mattina
Peppe: a che ero libero, tipo facevo una scappata io anche a metà… là, dove ci siamo
visti ieri
Gaspare: maaa… minchia
Peppe: venivo io… avvicinavo io a metà strada
Gaspare: ma tu sce... scendi in caso a Marsala?
Peppe: no, a Marsala no, ci vediamo… ci vediamo là, ci vediamo a metà strada. Che ci
vuole?
Gaspare: ah… ora vedo, va … aspetta
Peppe: una scappata
Gaspare: andiamo, senti qua facciamo una cosa… e ti… ti… ti chiamo… fra una
mezz’ora ti chiamo, dai
Peppe: eh… vedi
Gaspare: vabbò?
Peppe: in caso due vaschette prendimi
Gaspare: eh… va… va
Peppe: no una vaschetta come quella dell’altro giorno
Gaspare: va…va…
Peppe: due vaschette però di quello
Gaspare: va bene
Peppe: di questo che hanno aperto ora però
Gaspare: si, si, va
Peppe: no quello dell’anno scorso (incomprensibile) da te
Gaspare: va bene, okay
Peppe: avanti, aspetto a te … da Fabio sto andando, va… ciao ciao
Gaspare: vabbò, ciao ciao
A testimonianza dell'importante ruolo nella gestione dello spaccio a Marsala, di uno degli arrestati, Vincenzo Fabio Licari, terminata la conversazione intercettata, Vincenzo Andrea Giannone che si trova in compagnia del padre, lo contatta per informarlo che stanno andando a casa sua, ma Licari dice di trovarsi “al ponte”.
11.50 - E' la Mari autonoleggio una delle due società di noleggio auto sequestrate oggi dalla Procura nell'ambito dell'inchiesta sulla droga nell'asse Catania - Marsala. E' amministrata da Pietro Marino. L'altra società è la Mari Autonoleggio di D'Amico Loredana.
L'inchiesta ha avuto origine proprio dall’arresto di Pietro Marino, detto Piero, nell'ottobre del 2020 per detenzione a fini di cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina (grammi 158) custodita in una stanza annessa agli uffici della Mari Autonoleggio, di Contrada Santa Venera. Nell'occasione furono trovati 38mila euro in contanti, e Marino è stato anche condannato a tre anni di reclusione e 20mila euro di multa.
I veicoli dell'azienda di autonoleggio venivano proprio utilizzati per il trasporto della droga. E molte delle indagini si sono svolte proprio con intercettazioni fuori e dentro la concessionaria.
08,00 - Ecco i nomi delle persone indagate e raggiunte dalle misure cautelari nell'ambito dell'operazione antidroga “Fox”, condotta dai carabinieri, che hanno scoperto un vasto traffico di cocaina da Catania a Marsala.
Finiscono in carcere: Pietro Marino, di Marsala; Agatino Lorenzo Abate, di Catania; Vincenzo Fabio Licari; di Marsala.
Arresti domiciliari per: Giorgia Marino, di Marsala; Giovanna Martino, di Marsala; Loris Carmelo Abate, di Catania; Giuseppe La Mantia; di Petrosino.
Obbligo di dimora per Vittoria Stefania Squillace di Marsala; Gaspare Maurizio Giannone di Marsala; Vincenzo Andrea Giannone di Marsala; Francesco Vinci; di Marsala;
Indagate a piede libero altre tre persone per le quali non sono state previste misure cautelari.
Sono state poste sotto sequestro le due società di vendita e noleggio auto Mari Autonoleggio di Marino Pietro e Mari Autonoleggio intestata ad un'altra persona non indagata.
7,00 - E' di sei arresti, con undici indagati in totale, il bilancio di un'operazione dei Carabinieri che ha scoperto un traffico di droga sull'asse Catania - Marsala. Un traffico che avveniva con delle auto a noleggio. E per questo due società di noleggio auto di Marsala sono state sequestrate.
Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Marsala, diretti e coordinati dalla Procura della Repubblica hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di undici indagati (tre sono finiti in carcere, tre agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e cinque invece hanno l'obbligo di dimora nel comune di Marsala con divieto di uscire in ore notturne), per cui si è ritenuto sussistano gravi indizi di colpevolezza, a vario titolo, in relazione ai reati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina.
Sono anche state sottoposte a sequestro preventivo due società di vendita e noleggio veicoli aventi sede a Marsala e riconducibili a uno degli indagati.
Il provvedimento trae origine dalle indagini condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Marsala, coordinati dalla Procura della Repubblica per reprimere una lucrosa attività di traffico di cocaina sull’asse Catania-Marsala.
Alcuni indagati infatti, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbero organizzato, in più occasioni, il trasporto della droga dalla città etnea avvalendosi di insospettabili autovetture a noleggio intestate a due società marsalesi. Sarebbero giunti, ogni mese, 2 kilogrammi circa di cocaina che avrebbe inondato la città favorendo lucrosissime entrate illecite per i trafficanti.
A Marsala infatti, la cocaina, sarebbe stata ceduta a locali pusher per l’approvvigionamento delle piazze di spaccio cittadine.
L’indagine dei Carabinieri aveva già consentito di arrestare in flagranza sette persone, sequestrare tre chilogrammi di cocaina e circa 40mila euro in contanti ritenuti provento dell’illecita attività.
A marzo del 2021, in pieno periodo Covid, a dimostrazione del modus operandi degli indagati, i militari dell’Arma, durante un posto di controllo nei pressi dell’area di servizio “Coccigrill” lungo lo scorrimento veloce che collega Trapani a Marsala, avevano arrestato un cittadino catanese con numerosi precedenti penali ed un marsalese, entrambi già percettori di reddito di cittadinanza che, nel vano bagagli di un’auto a noleggio nascondevano due lastre di materiale bianco del peso di oltre 2 chiilogrammi rivelatesi essere cocaina con una percentuale di purezza elevatissima (lo stupefacente avrebbe fruttato, una volta tagliato, oltre 200.000 euro).
Tra le persone attinte dall’ordinanza del GIP di Marsala vi è nuovamente il corriere catanese, classe ’77, che, nei giorni scorsi, è stato tratto in arresto anche in una vasta operazione dei Carabinieri di Catania che ha messo alla luce gravi indizi di colpevolezza a carico di alcuni indagati (tra cui un soggetto molto vicino al citato corriere) in ordine ai delitti di traffico di stupefacenti aggravati dall’aver favorito il locale clan mafioso dei “Cappello”.