Quantcast
×
 
 
07/05/2023 06:00:00

Finita l'emergenza Covid. Ma il virus è davvero morto?

Qualche giorno fa l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha sancito la fine dell'emergenza Covid-19. 

Dopo 1221 giorni, tanti ne sono trascorsi da quel 30 gennaio 2020 quando il mondo piombò improvvisamente nell'incubo Covid, l'annuncio di Tedros Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS, ha il sapore di una liberazione: "Il Comitato Oms ha raccomandato la fine dello stato di emergenza ed io ho accettato l'indicazione".

Ma è davvero la fine? Non proprio. "E' con grande speranza che ora io dichiaro la fine del Covid-19 come emergenza sanitaria globale, ma ciò - tiene a sottolineare - non significa che il Covid sia finito in termini di minaccia alla salute globale".   "Resta infatti il rischio di nuove varianti emergenti che possono causare altre ondate di casi e morti".


"La cosa peggiore che i paesi possano fare ora è usare questa notizia per abbassare la guardia, smantellare il sistema che hanno costruito e lanciare alla gente il messaggio che il Covid non è più qualcosa di cui preoccuparsi". Migliaia di persone stanno proprio ora lottando nelle terapie intensive, e dunque, afferma, "il virus è qui per rimanere. Sta ancora uccidendo e sta ancora cambiando".

Quasi 800 milioni di casi Covid-19 confermati nel mondo da inizio pandemia e ufficialmente quasi 7 milioni di decessi. Ma per l'Oms la stima è di 20 milioni di vittime. In Italia quasi 26 milioni i casi e vicini a 190mila vittime. "Il Covid è stato molto di più di una crisi sanitaria, ha causato sconvolgimenti economici, cancellando trilioni dal Pil e ha spinto milioni di persone nella povertà", ha aggiunto il direttore dell'Oms. Ma da un anno la pandemia registra una tendenza al ribasso ed ora, grazie ai vaccini ed ai nuovi farmaci, ci sono meno morti ed i sistemi sanitari non sono più sotto stress. Da qui arriva la decisione di porre fine allo stato di emergenza.

Certo è che adesso il virus è molto meno preoccupante di prima. La fine dell'emergenza era qualcosa di naturale che avvenisse prima o poi. Sono cadute in quasi tutti i paesi le restrizioni anti-covid. In Italia, nei giorni scorsi, è stata diffusa l'ultima circolare in cui si dice che non c'è più l'obbligo di indossare le mascherine negli ospedali. Con alcune eccezioni, bisogna indossarle nei reparti in cui sono presenti pazienti particolarmente fragili e nelle Rsa. 

I dati però confortano. In Sicilia i casi sono una manciata. 

 Nella settimana dal 24 al 30 aprile, in Sicilia si è registrato un’ulteriore, lieve, diminuzione delle nuove infezioni da Covid-19 rispetto ai sette giorni precedenti, in linea con la tendenza nel territorio nazionale. Secondo il bollettino settimanale redatto dal Dasoe, il dipartimento Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale della Sanità, i nuovi soggetti positivi sono stati 802, con un calo del 5,65% e un’incidenza di 17 casi ogni 100 mila abitanti.

Il tasso più elevato di nuovi positivi si è registrato nelle province di Trapani, Palermo (in entrambe 22/100.000) e Messina (17/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra gli 80 e gli 89 anni (30/100.000), tra i 70 e i 79 anni (29/100.000), e in quella degli over 90 (27/100.000).

Per quanto riguarda le vaccinazioni, dall'inizio della campagna al 2 maggio risultavano complessivamente somministrate in Sicilia 10.735.350 dosi. Nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 22,83% del target regionale. Sono 59.574, pari al 19,62%, i bambini che hanno completato il ciclo vaccinale primario; nella fascia over 12, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,86% e dunque il 9,14% del target rimane ancora da vaccinare. I soggetti con ciclo primario completato si attestano all'89,48%.

Sono ancora 1.120.868 i cittadini che non hanno effettuato la terza somministrazione. In particolare, i vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 2.774.212 pari al 71,22% degli aventi diritto incluso il target 5-11 anni. Per quanto riguarda le quarte dosi, ne sono state effettuate complessivamente per i residenti in Sicilia 243.794, di cui 214.252 a soggetti over 60. Le quinte dosi risultano 10.525.