Egregio Direttore,
quale difensore dell’Assistente Capo della DIA Salvatore Virgilio ed in relazione all’articolo pubblicato sulla Vostra testata web, dal titolo “Lo Sciuto e la raccomandazione per la moglie del poliziotto”, appare necessario, per amore della verità e di una esaustiva informazione, precisare quanto segue:
1. Il verbalizzante alla cui deposizione si fa riferimento nell’articolo, ha esposto pedissequamente, senza null’altro aggiungere, gli elementi su cui si fonda l’ipotesi accusatoria. Giova tuttavia rimarcare che la vicenda, attualmente all’esame del Tribunale di Trapani, è stata già sottoposta prima al Tribunale del Riesame e successivamente, su impulso della stessa Procura di Trapani, alla Corte di Cassazione. In entrambi i casi è stata esclusa la sussistenza di qualsiasi ipotesi di reato, anche in considerazione della circostanza del contenzioso giudiziario avviato dalla coniuge dell’Assistente Capo Salvatore Virgilio proprio contro l’ANFE, elemento incompatibile con l’ipotesi accusatoria
2. Il riferimento, durante il citato colloquio, alla possibile presenza, nell’auto del Lo Sciuto, di una ”ambientale” è stato smentito dalla perizia fonografica espletata durante il dibattimento presso il Tribunale di Trapani, non essendo affatto risultato che la frase indicata nell’articolo sia stata mai pronunciata.
Tanto dovevo, cordiali saluti
Avv. Gianni Caracci