Il caro-voli in Sicilia? Per Ryanair è colpa dell'addizionale comunale, quella che il vettore irlandese chiama "tassa sul turismo".
Lo ha detto il ceo della compagnia aerea, Eddie Wilson (nella foto), a Marsala, per presentare le nuove rotte della summer 2023 nello scalo di Trapani-Birgi.
"La Sicilia ora compete direttamente con altre importanti destinazioni turistiche del Mediterraneo come Malta, Baleari, Canarie, Cipro e le isole greche, e la sua priorità numero uno dovrebbe essere quella di sviluppare ulteriormente il suo prodotto turistico per tutto l’anno riducendo i costi di accesso attraverso l’abolizione della tassa sul turismo (ovvero l’addizionale comunale), che è dannosa per l’economia insulare". Ha detto il numero uno di Ryanair. In sostanza più sono alte le tasse, meno voli ci sono e più costa volare.
Ryanair, assieme a Ita Airways, è finita nel mezzo delle polemiche sotto le feste comandate di Natale e Pasqua per i voli dai prezzi esorbitanti e proibitivi. Tant'è che il presidente della Regione, Renato Schifani, ha parlato di "cartello" tra le compagnie aeree e presentato esposto all'Antitrust.