“La nomina del Dott. Raimondo Cerami (nella foto) quale Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani va annullata”.
E’ questa, in sintesi, la richiesta avanzata dal deputato regionale trapanese del PD Dario Safina al presidente della Regione, Renato Schifani, e all’assessore alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica, Andrea Messina.
Il caso era stato sollevato da Tp24 nei giorni scorsi.
Nell’interpellanza, depositata all’Ars nei giorni scorsi, Safina spiega in sostanza che, in quanto magistrato in pensione, Cerami non solo non può essere reiterato nell’incarico ma addirittura non può nemmeno ricoprire tale ruolo.
“L’ennesima proroga – spiega Safina in punto di diritto - scadrà il prossimo 31 agosto nonostante l’ufficio legislativo e legale della stessa Regione Siciliana, in un parere dello scorso 5 gennaio, ha sottolineato che le norme prevedono che il commissario straordinario debba essere scelto “fra i funzionari direttivi dell’Assessorato regionale…” oppure “tra i dirigenti, aventi professionalità amministrative, dell’amministrazione della Regione” (…) “o dello Stato”. Lo stesso ufficio legale – continua Safina – condividendo per altro le perplessità manifestate dal Dipartimento regionale delle Autonomie Locali, scrive che le norme che regolano lo status di magistrato sono contenute nell’Ordinamento Giudiziario (di cui al Regio Decreto n.12 del 30 gennaio 1941), mentre gli incarichi extragiudiziari vietati o ammessi, sono elencati in una circolare del 2015”. Tutte disposizioni formulate a garanzia della terzietà, dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura”, conformi al principio della separazione dei poteri, rispetto soprattutto “all’attività di amministrazione attiva, costituente l’oggetto dei compiti di commissario straordinario”.
“Inoltre, come si legge ancora nel parere del 5 gennaio, - sottolinea in un altro passaggio il deputato Dem - l’organizzazione della magistratura non ha alcuna analogia con le altre categorie di lavoratori pubblici, non esistendo per altro al suo interno il ruolo di ‘dirigente’”.
“Nonostante norme e pareri legislativi, invece – incalza Safina – Cerami guida il Libero Consorzio dei Comuni trapanesi ormai da quasi sette anni. La sua nomina infatti risale al gennaio del 2017, con la previsione di non rimanere oltre il 26 febbraio dello stesso anno. E di proroga in proroga da parte della Regione siciliana, siamo arrivati fino al prossimo 31 agosto, in pieno contrasto con quanto stabilito dal proprio ufficio legale”.
“Una situazione questa che rasenta l’assurdo – conclude l’onorevole trapanese – se si considera infine che il Commissario straordinario governa uno degli Enti pubblici più importanti del territorio da sette anni senza essere mai stato eletto democraticamente da nessuno”.
Da qui la richiesta alla Regione di annullamento in autotutela della procedura di nomina del Dott. Raimondo Cerami quale Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani e la necessità di procedere alla nomina di altra figura nella medesima funzione.