Era anche Mazara del Vallo la destinazione finale della cocaina che partiva dalla Calabria, grazie all'accordo tra il clan dei Barbaro, potente 'ndrina di San Luca e la famiglia mafiosa dei Fascella, storici gestori del traffico di droga alla Guadagna.
E' quanto hanno scoperto i finanzieri del comando provinciale di Palermo in seguito all'operazione "Cagnolino" che ha portato agli arresti di 21 persone e al sequestrao di 50 chili di cocaina e al sequestro in Calabria di 11 veicoli, 12 terreni e tre aziende e un appartamento a Palermo.
La talvolta intercettata allo svincolo autostradale di Buonfornello, arrivava a Mazara del Vallo, dove è stata arrestata la 47enne Mariella Di Majo, titolare di reddito di cittadinanza. In manette sono finiti Giuseppe e Salvatore Fascella anche loro come la Di Majo e ad altri tre indagati, percepivano il reddito di cittadinanza.
E nel traffico di stupefacenti, avrebbero avuto ruoli importanti due insospettabili palermitani, un bancario in pensione, Salvatore Orlando, e una disoccupata Veronica Cusimano.
Gli altri arrestati oltre alla mazarese Di Majo e ai Palermitani Orlando e Cusimano sono stati arrestati quattro calabresi, due catanesi, quattordici palermitani e un uomo di Villabate. Uno degli indagati non è stato rintracciato.