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13/04/2023 07:00:00

Violenza sessuale di gruppo a Tre Fontane, assolto un ragazzo

Il gip del Tribunale dei minori di Palermo Alessandra Puglisi ha archiviato la posizione del minorenne campobellese che nel 2021 rimase coinvolto nell’inchiesta per violenza sessuale di gruppo su una ragazza appena maggiorenne. Il minore (adesso maggiorenne) è stato difeso dall’avvocato Marco Campagna e finì nell’indagine perché, secondo l'accusa, avrebbe partecipato, insieme ad altri quattro ragazzi, agli abusi commessi sulla giovane all’interno di un’abitazione della frazione balneare di Tre Fontane.

Ma nel corso del processo con rito abbreviato agli altri quattro davanti al gup del Tribunale di Marsala Annalisa Amato sono emersi elementi a discolpa del minore. La stessa ragazza ha riferito in aula che il minore era presente a quella festa ma non avrebbe fatto nulla e non avrebbe partecipato alla violenza sessuale. Per questo, la Procura presso il Tribunale dei minori ha chiesto l’archiviazione al gip, che l’ha accolta. Per gli altri quattro imputati, che nel 2021 furono arrestati dai carabinieri, il processo di primo grado davanti al gup di Marsala è approdato a sentenza il 24 marzo dello scorso anno, con tre condanne e un’assoluzione. Sei anni di reclusione ciascuno sono stati inflitti ai cugini marsalesi Francesco ed Eros Biondo, di 25 e 24 anni, entrambi all’epoca rinchiusi in carcere.

Quattro anni per il 21enne campobellese Giuseppe Titone. E’ stato, invece, assolto “per non aver commesso il fatto” il 22enne Dario Caltagirone, anche lui di Campobello di Mazara. Titone e Caltagirone erano stati posti agli arresti domiciliari. A difendere i quattro giovani sono gli avvocati Luisa Calamia, Massimo Mattozzi, Giuseppe Pantaleo e Davide Brillo. A denunciarli è stata la ragazza, che raccontò di essere stata abusata all’interno di una villetta, dove disse di essere stata invitata con la scusa di una festa con ragazzi e ragazze, ma quando è arrivata ha trovato soltanto maschi. E dopo un rapporto sessuale consensuale con uno di loro, quest’ultimo avrebbe invitato gli altri a fare sesso con lei contro la sua volontà. Ad abusare della giovane sarebbe stato uno dei ragazzi presenti, mentre gli altri, secondo l’accusa, avrebbero assistito. Oltre alla ragazza, si sono costituiti parte civile anche il Centro antiviolenza “La casa di Venere” di Marsala (avv. Roberta Anselmi) e “Codici – Centro per il diritto del cittadino” e “Codici Sicilia” (avv. Giovanni Crimi). Tra le pene “accessorie” inflitte lo scorso anno dal gup Amato ai tre condannati, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il divieto di avvicinarsi, per un anno, dopo l’esecuzione della pena, ai luoghi frequentati “abitualmente” da minori. I cugini Biondo e il Titone dovranno, inoltre, sono stati condannati a versare alla vittima 50 mila euro a titolo di risarcimento danni. E le dovranno pagare anche le spese legali (1300 euro), come pure alle altre parti civili, per le quali il giudice Amato ha disposto un risarcimento danni di 5 mila euro ciascuna.