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12/04/2023 07:05:00

Aggressioni razziste a Marsala, assolto un giovane

Arrestato a metà ottobre 2020 con l’accusa di far parte della banda di giovani marsalesi che aggredivano e picchiavano ragazzi africani nel centro cittadino, è stato adesso assolto il 22enne Samuele Maggio. Non era sul luogo delle aggressioni a sfondo razzista.

Ad assolverlo dall’imputazione di lesioni personali ai danni di un tunisino è stato (su richiesta dello stesso pm) è stato il giudice monocratico del Tribunale di Marsala Francesco Parrinello. Lo stesso magistrato aveva già aveva archiviato la posizione del Maggio in merito ad un altro episodio analogo, quello in cui rimase ferito un poliziotto che aveva tentato di bloccare l’aggressione a due stranieri nei pressi di Porta Garibaldi. Per questo episodio, risalente all’ultimo week end di settembre 2020, Samuele Maggio era stato arrestato dai carabinieri insieme ad altri giovani marsalesi (alcuni dei quali poi condannati con patteggiamento e rito abbreviato) ed era prima rimasto 15 giorni in carcere e poi un paio di mesi agli arresti domiciliari. Intanto, dopo l’archiviazione per i fatti di Porta Garibaldi, era stato mandato a processo per l’aggressione ad un tunisino avvenuta sempre in centro alcuni giorni prima.

 

 

 

A difenderlo, in entrambi i procedimenti, sia quello conclusosi sul nascere con l’archiviazione del gip, che quello conclusosi adesso con l’assoluzione, è stato l’avvocato Alessandro Casano, che dopo la sentenza del giudice Parrinello ha commentato: “Esprimiamo soddisfazione per come si è definita questa vicenda giudiziaria dopo un lungo e travagliato iter processuale”. Alla base del coinvolgimento del giovane in entrambi i procedimenti pare ci sia la somiglianza con un cugino (Salvatore Crimi), arrestato anche lui dai carabinieri a metà ottobre 2020, come pure Flavio Raineri. Ad indicare Samuele Maggio, riconoscendolo in una foto segnaletica, era stato il tunisino aggredito, affermando però che si trattava di uno dai capelli biondi. “Ma Samuele Maggio non è biondo” ha sottolineato l’avvocato Alessandro Casano.

Aggiungendo, inoltre, che nel procedimento con archiviazione il poliziotto che, nonostante fosse libero dal servizio intervenne per bloccare l’aggressione ai giovani africani, non l’ha riconosciuto tra coloro che l’hanno picchiato. L’agente, accerchiato, riportò diversi traumi in tutto il corpo e due ferite da taglio all’addome. Inizialmente, il branco, colto di sorpresa dall’intervento del poliziotto, si era disperso (e ciò permise ai due stranieri di fuggire, facendo poi ricorso alle cure dei sanitari), ma pochi minuti dopo il gruppo di aggressori, una decina di ragazzi marsalesi, si ricompose, rivolgendo la sua furia contro il rappresentante, accerchiandolo e colpendolo ripetutamente con un coltello a serramanico e con calci e pugni. Il pronto intervento dei carabinieri fermò l’azione del branco impedendo ulteriori e più gravi conseguenze per il poliziotto.  



Giudiziaria | 2024-12-11 08:21:00
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