Sei condanne e due assoluzioni. Si è concluso con questa sentenza il processo Scrigno incentrato sui rapporti tra mafia politica e imprenditoria. Nel primo pomeriggio di oggi il verdetto letto dal presidente del tribunale di Trapani, Daniela Troja.
Le pena più severa, 21 anni di carcere, è stata inflitta a Nino Buzzitta. Dodici anni, invece, all'ex deputato regionale Paolo Ruggirello. Il suo avvocato Vito Galluffo: “Attendiamo le motivazioni e presenteremo appello”.
Condannati anche Vito Mannina, ex consigliere provinciale e Alessandro Manuguerra, ex consigliere comunale ad Erice, rispettivamente a un anno e otto mesi e ad un anno. Per Vito Mannina il reato è stato derubricato in "corruzione elettorale", pena sospesa.
Dodici anni sono stati inflitti a Vito Gucciardi. Assolti, invece, perchè il fatto non sussiste: Giuseppe Grignani e Marcello Pollara.
Buzzitta, Gucciardi, D'Angelo, Ruggirello, sono condannati al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere. Per loro c'è l'interdizione perpetua dai pubbici uffici e l'interdizione legale durante la pena. Poi ci sono anche tre anni di libertà vigilata.
Per Mannina c'è anche una multa di 600 euro, oltre al pagamento delle spese processuali. Per Manuguerra la multa è di 500 euro. Per entrambi c'è la privazione del diritto elettorale e di eleggibilità per cinque anni e la sospensione da tutti i pubblici uffici per tutta la durata della pena. Per entrambi, infine, la pena è sospesa.
I Pm della Dda di Palermo, Gianluca De Leo e Luisa Bettiol, nel corso della loro requisitoria, avevano richiesto 20 anni di carcere per Ruggirello; 21 anni per Buzzitta; 20 anni e sei mesi per D'Angelo; 2 anni per Grignani; 17 anni per Gucciardi; 8 anni per Mannina; 8 anni per Manuguerra; 3 anni per Pollara. L’inchiesta "Scrigno", è stata il risultato di una approfondita indagine del Nucleo Investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Trapani, coordinata dalla Procura Distrettuale di Palermo e che nel marzo 2019 ha visto l’arresto di diversi personaggi appartenenti alla cosca mafiosa di Trapani, come i fratelli Francesco e Pietro Virga, l’ex consigliere comunale Franco Orlando.
Scrigno ha avuto già un epilogo, anche in secondo grado, per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato, ben 17. In particolare i giudici d’Appello hanno condannato a 12 anni di reclusione Carmelo Salerno (assolto in primo grado), aumentato le pene per Michele Martines da 5 anni e 4 mesi a 13 anni e 4 mesi, per Francesco Orlando da 5 anni e 4 mesi a 12 anni e 8 mesi, per i fratelli Virga, Francesco e Pietro (rispettivamente da 8 anni a 16 anni e 8 mesi e da 8 anni a 19 anni e 4 mesi). Diminuite invece le condanne per Francesco Russo che è passato dai 4 anni del primo grado ad un anno e sei mesi e per Jacob Stelica da 4 anni ad un anno. Per quest’ultimi due la pena è stata sospesa. Confermato infine il verdetto di primo grado per Vincenzo Ferrara (3 anni e 4 mesi), Francesco Peralta (8 anni e 4 mesi), Giuseppe Piccione (8 anni), Pietro Cusenza (8 anni e 4 mesi), Mario Letizia (8 anni e 4 mesi), Leonardo Russo (3 anni), Michele Alcamo (3 anni) e Antonino D’Aguanno (3 anni e 4 mesi), Francesco Todaro (assolto) e Tommasa Di Genova (assolta).