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11/04/2023 06:00:00

Ospedale di Castelvetrano, è polemica tra Franco Messina e l’onorevole Nicola Catania

 Nei giorni scorsi c’è stato il trasferimento degli arredi del reparto di pediatria dall’ospedale di Castelvetrano a quello di Mazara del Vallo. Sulla vicenda, figlia di un piano aziendale della Regione Siciliana mai modificato seriamente, ha scritto dal suo profilo Facebook l’avvocato Franco Messina.

 Il vice presidente di Orgoglio Castelvetranese, da poco sceso in politica fondando un movimento civico dal nome “Castelvetrano Rinasce”, ha sottolineato come l’intervento promesso dall’onorevole Nicola Catania presso il commissario Spera “evidentemente non è stato decisivo”.

 

“Non ci resta che pensare di trasformare l’edificio ospedaliero in qualcos’altro!” ha poi aggiunto l’avvocato Messina, da sempre convinto che ci sia un disegno preciso per trasformare l’ospedale della città in una scatola vuota.

 

Nicola Catania ha risposto con un comunicato stampa, pur senza mai fare il nome di Messina, affermando che si tratta di promesse che non ha mai fatto e che la riorganizzazione dell’ospedale di Castelvetrano è stata prevista dal piano aziendale pubblico, approvato dagli organi  competenti, prima che diventasse deputato regionale.

“A differenza di chi sa solo polemizzare – ha scritto Catania - è opportuno informare i cittadini che in quei locali si sta attuando una revisione degli impianti perché ospiteranno la ‘Stroke Unit’, unità di cura dedicata alla cura dell’ictus acuto”.

 

Sulla difesa dell’ospedale di Castelvetrano, Catania ha invece spiegato di aver “percorso tutte le strade istituzionali possibili per chiedere una deroga al piano”. “E questo lo sa bene anche chi oggi si scopre che ha condotto, strumentalmente perché con fini politici (il chiaro riferimento è all’avvocato Messina, ndr), una battaglia per il nosocomio castelvetranese”.

Quello che ho chiesto nelle sedi opportune – ha concluso il deputato regionale di FdI - è la riqualificazione del nosocomio nell’ottica della medicina specialistica, tenendo conto della nuova rete aziendale a oggi in vigore e in attesa della rivisitazione in deroga alla rete ospedaliera attuale”.