Concluse le arringhe difensive al processo Scrigno che si celebra innanzi al tribunale di Trapani, presieduto da Daniela Troya. Processo scaturito dall'operazione condotta carabinieri incentrata su mafia, politica e imprenditoria.
La prossima udienza, fissata per il prossimo 12 aprile sarà dedicata ad eventuale repliche. Poi nella stessa giornata sarà emessa la sentenza.
Dinnanzi al Collegio di Trapani, otto imputati tra i quali l'ex deputato regionale Paolo Ruggirello. Per lui il Pm ha richiesto 20 anni di carcere. Richieste anche le condanne di tutti gli altri: Nino Buzzita (21 anni); Vito D'Angelo (20 anni e 6 mesi); Giuseppe Grignani (2 anni); Vito Gucciardi (17 anni); Vito Mannina, ex consigliere provinciale (8 anni); Alessandro Manuguerra, ex consigliere comunale di Erice (8 anni); Marcello Pollara ( 3 anni). L’inchiesta "Scrigno", è stata il risultato di una approfondita indagine del Nucleo Investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Trapani, coordinata dalla Procura Distrettuale di Palermo e che nel marzo 2019 ha visto l’arresto di diversi personaggi appartenenti alla cosca mafiosa di Trapani, come i fratelli Francesco e Pietro Virga, l’ex consigliere comunale Franco Orlando.
Scrigno ha avuto già un epilogo, anche in secondo grado, per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato, ben 17. In particolare i giudici d’Appello hanno condannato a 12 anni di reclusione Carmelo Salerno (assolto in primo grado), aumentato le pene per Michele Martines da 5 anni e 4 mesi a 13 anni e 4 mesi, per Francesco Orlando da 5 anni e 4 mesi a 12 anni e 8 mesi, per i fratelli Virga, Francesco e Pietro (rispettivamente da 8 anni a 16 anni e 8 mesi e da 8 anni a 19 anni e 4 mesi). Diminuite invece le condanne per Francesco Russo che è passato dai 4 anni del primo grado ad un anno e sei mesi e per Jacob Stelica da 4 anni ad un anno. Per quest’ultimi due la pena è stata sospesa. Confermato infine il verdetto di primo grado per Vincenzo Ferrara (3 anni e 4 mesi), Francesco Peralta (8 anni e 4 mesi), Giuseppe Piccione (8 anni), Pietro Cusenza (8 anni e 4 mesi), Mario Letizia (8 anni e 4 mesi), Leonardo Russo (3 anni), Michele Alcamo (3 anni) e Antonino D’Aguanno (3 anni e 4 mesi), Francesco Todaro (assolto) e Tommasa Di Genova (assolta).