Al buio. Consiglio comunale di Marsala, in aula, per dibattere su: "Regolamento agevolazioni tributarie”, illustrato dall'assessore Salvatore Agate. Lo stesso, che ha rimandato le motivazioni tecniche al dirigente delle finanze, ha affermato che sul fronte tributario l'Amministrazione intende andare incontro alle esigenze dei cittadini-contribuenti ma, nel contempo, non si vuole fare passare il messaggio che si voglia applicare un condono generalizzato. Avviso ai contribuenti in regola, non trattasi di una 'grazia' bensì visto il clima pasquale, un piccolo cadeau, perché il cittadino che s'immola pagherà solo il tributo non c'è stralcio integrale sotto i 1000€ fino al 2015 ma senza interessi e sanzioni, l'esenzione varrà solo per gli interessi delle contravvenzioni al codice della strada.
Intanto il neo assessore Agate per relazionare è sprovvisto di delibera e regolamento e ciò non depone a suo favore, ma non è il solo, lo confermano Passalacqua e Di Pietra. Il dirigente Angileri informa nel dettaglio. Favorevoli all'indulto: Carnese, Ferrantelli e Di Pietra -anche se con qualche distinguo-. Contrari Coppola e Alagna. Il tutto è rimandato alla successiva assemblea per dare l'opportunità alle commissioni competenti di conoscere il provvedimento per esitarlo e se si desidera emendarlo.
In sostanza la giunta mette davanti al fatto compiuto ed è un comportamento che si ripete e per tale ragione: il 30/03 Carnese Ferrantelli e Accardi abbandonano l'aula al momento della votazione. La Genna dichiara di essere rimasta a sala delle Lapidi per senso di responsabilità ma sostiene i colleghi e non vuole essere mortificata.
La storia si ripete, immediatamente arriva la delibera d'approvare entro il 31/03 per la partecipazione alla 'Centrale unica di committenza per l'espletamento dei provvedimenti di gara per conto delle Pubbliche amministrazioni. Adesione alla centrale unica per committenza istituita dal consorzio'. Alla fine si rivela 'conditio sine qua non' per attingere ai fondi del PNRR. Sturiano blinda il sindaco, delibera sancita, ma nelle istituzioni lilibetane regna il buio.
Vittorio Alfieri