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28/03/2023 11:14:00

Strage di Custonaci. Il racconto: "Ho avuto l'istinto di sterzare. Siamo miracolati..."

 “Ho avuto l’istinto di sterzare. E siamo vivi per miracolo”.


E’ il racconto di chi era a pochi metri dalla tragedia.
A pochi metri dal pauroso scontro tra la Alfa 159 e la Fiat Doblò sul rettilineo Lentina sulla Sp16 a Custonaci, domenica pomeriggio.

Giovanbattista Donato e la sua famiglia, moglie e figlia, erano in auto e seguivano a distanza di pochi metri la fiat Doblò. Pochi attimi, l’alfa che sbanda, e come un proiettile finisce la sua corsa contro l’auto con a bordo cinque persone di Carini, tutte morte. Morto anche il conducente dell’Alfa, mentre è gravissima la donna che era a bordo con lui.

“È stato terribile - racconta Donato oggi al Gds - ci sentiamo dei miracolati, perché se non avessi avuto l’intuito di sterzare a sinistra noi saremmo stati sicuramente le altre vittime di questa tragedia. Ancora ora quando ci penso mi vengono i brividi”.
Un miracolo che nel pauroso impatto non sia stata coinvolta anche la loro auto.


“Uscito da Custonaci ci siamo trovati dietro alla Fiat Doblò, andavamo a 70, anche meno, si capiva che non era gente del posto e andava piano. Arrivati al rettilineo mi sono accorto di quanto stava accadendo, così in maniera decisa ho sterzato a sinistra, finendo sulla cunetta, mentre l’Alfa che arrivava in direzione opposta, come un proiettile, si è schiantata contro la Doblò. Un impatto devastante. Sento ancora il rumore dello scontro”. Donato è sceso immediatamente dall’auto, ha chiamato i soccorsi, il 118 e i vigili del fuoco, ai quali dava in tempo reale informazioni sulla situazione. Le auto accartocciate, le persone all’interno già morte. “Non sono riuscito a fare nulla perchè le portiere erano bloccate e nessuno dava segnali di vita. Non riuscivo a capire quante persone ci fossero dentro alla Doblò perchè l’Alfa gli è finita sopra schiacciando i passeggeri. Dentro l’Alfa c’era una donna che respirava ancora”, continua Donato. Poi si sono fermate altre auto. La scena era tremenda. Donato e la sua famiglia sono ancora sotto shock. Quanto ha visto lo ha raccontato ai carabinieri che stanno indagando sulla strage.