Era diretta a Trapani per far sbarcare i migranti tratti in salvo la nave Louise Michel, appartenente all’omonima Ong, e finanziata anche dall’artista senza volto Banksy. L'imbrcazione è stata fermata nel porto di Lampedusa dalle autorità italiane, con 180 persone che sono state soccorse in cinque operazioni diverse mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo a bordo di piccoli barchini.
Durante il tragitto, invece, l’equipaggio ha continuato a effettuare altri soccorsi in mare, violando le disposizioni del nuovo decreto del governo sulle ong. Sarebbe questo il motivo del fermo. Ai soccorsi hanno contribuito anche le motovedette della capitaneria di porto e della Guardia di Finanza.
A farlo sapere sono gli stessi attivisti, che attribuiscono la ragione del fermo alla violazione del decreto migranti del governo Meloni, con il quale sono state semplificate le procedure di espulsione e ristretti i criteri per poter usufruire della cosiddetta protezione speciale. Secondo quanto riferisce la Ong, comunque, all’equipaggio della nave non sarebbe stata fornita una spiegazione ufficiale circa il fermo. «Ci impediscono di lasciare il porto e prestare soccorsi in mare», dichiarano.
Al momento non è chiaro quali sarebbero le violazioni al decreto Ong e che abbiano fatto scattare il fermo. L’ipotesi è che la Louise Michel abbia infranto l’obbligo di recarsi al porto assegnato – quello di Trapani – dopo il primo salvataggio. L'equipaggio della Louise Michel sabato ha effettuato cinque operazioni di salvataggio. Alle 2:10, il primo intervento nei confronti di due gruppi di 38 migranti ciascuno, trasbordati successivamente sulla motovedetta Cp273 della Guardia Costiera. Alle 6:30, la nave ha sbarcato sul molo commerciale altre 78 persone che erano su un gommone, ma anche altri 39 che viaggiavano su un’imbarcazione in ferro di circa 7 metri. Altri due barchini: uno da 39 persone e uno da 24.
La nave è stata sottoposta a controlli e a fermo amministrativo. «Con la situazione che c’è in mare, trattenere una nave di soccorso in porto mentre donne, uomini e bambini rischiano di morire, è una cosa assurda: qui non si tratta di slogan, ma di vite umane che si possono e si devono salvare». Così si è espresso all’Ansa Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, che ha rilanciato il tweet della Louise Michel. «24 ore fa – si legge nel tweet – le autorità Italiane hanno comunicato alla Louise Michel che la nave, dopo aver soccorso e sbarcato 180 persone, era bloccata. Nessun atto formale e motivato è stato ancora notificato. Al largo di Lampedusa ci sono diverse barche in pericolo che chiedono aiuto».