E’ stato arrestato l’uomo che il giorno prima dello sfratto ha demolito la casa che ha occupato, senza pagarla, per 30 anni, a Mazara del Vallo. Abbiamo raccontato la storia qui.
Si tratta di Carlo Antonio Loretta, classe 1966, e non è un nome nuovo alle cronache.
Loretta, insieme al fratello Giuseppe, è ritenuto personaggio molto vicino alla mafia. Fu arrestato nell’operazione Ermes 2, nel 2016. E’ stato condannato in appello a 14 anni di carcere per mafia e intestazione fittizia, ma la Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza. Qualche anno fa gli confiscarono beni per 1,8 milioni di euro. Secondo l’accusa i fratelli Loretta erano vicini al defunto boss mafioso mazarese Vito Gondola.
Le indagini avevano appurato che i fratelli utilizzavano la sede dell’azienda di smaltimento amianto per incontri con affiliati alle famiglie mafiose trapanesi.
Loretta è stato arrestato dai carabinieri nei giorni scorsi dopo aver demolito la casa della famiglia Licatini. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto ma non ha disposto alcuna misura cautelare, rigettando la richiesta del pm che invocava la detenzione in carcere. Loretta si trova già sottoposto alla misura cautelare della sorveglianza speciale e dell'obbligo di dimora a Mazara.
Il 13 marzo, 4 giorni prima dell’esecuzione dell’ordine di sgombero, come disposto dal giudice, Loretta ha preso un escavatore e ha demolito casa. Colto sul fatto ha ammesso quanto accaduto, ma al gip ha dato una versione diversa sui pagamenti e sull’acquisto della casa rispetto a quella raccontata dalla famiglia Licatini. Cioè che la casa sarebbe stata pagata e che restavano solo poche migliaia di euro.
In queste ore i proprietari della casa, intervenuti su Tp24, hanno chiesto giustizia per quanto subito. Nella denuncia anche una serie di minacce che nel corso degli anni Loretta o chi per lui avrebbe fatto nei confronti della famiglia proprietaria dell’immobile.