I carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato oltre duecento chili di alimenti potenzialmente pericolosi, tra cui pasta, carne e pesce, destinati alle mense scolastiche di Palermo, Trapani e Agrigento. Gli alimenti, acquistati in nero, non erano tracciabili e di conseguenza la loro origine non è stata identificata.
I militari hanno ispezionato 34 aziende di ristorazione collettiva e hanno sospeso l'attività di tre ditte, due in provincia di Agrigento e una nel Palermitano, per irregolarità amministrative e carenze sanitarie. Gli ispettori del Nas hanno inoltre documentato la mancanza di procedure di autocontrollo e la presenza di carenze strutturali e impianti non adeguati nelle cucine e nei mezzi utilizzati per il trasporto dei pasti. Undici aziende sono state sanzionate per irregolarità amministrative e carenze sanitarie nella filiera di produzione dei pasti. In totale, dodici persone sono state segnalate alle autorità competenti e sono state elevate 21 multe per un valore complessivo di 8.500 euro.
La mancanza di tracciabilità degli alimenti rappresenta una grave preoccupazione per le autorità competenti, soprattutto in considerazione del fatto che gli alimenti sequestrati erano destinati ai bambini nelle mense scolastiche. La tracciabilità, infatti, è un elemento essenziale per individuare e contenere possibili casi di intossicazione causati dal consumo di alimenti nocivi o pericolosi.
In provincia di Trapani quest'anno ci sono stati diversi problemi con le mense scolastiche, soprattutto ad Alcamo e Trapani.