La deputata regionale Cristina Ciminnisi (M5S) ma anche il deputato e sindaco di Partanna Nicolò Catania (FdI) chiedono una cabinia di Regia per la diga Trinità. Ciminnisi tornata a manifestare «preoccupazione per la mancanza di tempi certi nel definire la campagna irrigua che dovrebbe essere assicurata con l’acqua della Diga Trinità» ed a rilanciare l’ipotesi di «una cabina di regia regionale che riunisca tutti gli enti perché si coordinino sulla verifica statica, sul piano di protezione civile e sul piano di laminazione per consentire il maggior invaso nel minor tempo possibile».
Nel corso della seduta della III Commissione Attività Produttive dell’ARS, sono emerse nuove esitazioni rispetto alla precedente ipotesi di invasare, in via sperimentale, una maggiore quantità di acqua nel bacino Trinità, subordinandola alla possibilità di sversarla in sicurezza nell’alveo naturale del fiume Delia, a valle delle diga.
«Abbiamo dovuto registrare un’inattesa battuta di arresto – commenta amaramente la deputata trapanese –. Assurdo che non ci siano tempi certi, né risposte alle legittime istanze delle associazioni degli agricoltori, se non l’auspicio e l’impegno “a fare” nel più breve tempo possibile. Si istituisca urgentemente una cabina di regia per assicurare un raccordo con l’Ufficio Dighe se, davvero, vogliamo assicurare al comparto agricolo del Belìce almeno 4 dei 6 milioni di metri cubi di fabbisogno irriguo richiesto».
E come la Ciminnisi anche il deputato dell'Ars Nicolò Catania chiede una cabina di regia per la diga Trinità. «Una cabina di regia tra i dipartimenti regionali interessati che formulino, in tempi stretti, una nuova proposta al Ministero delle infrastrutture per la sicurezza della diga Trinità di Castelvetrano». È quanto afferma il deputato regionale al termine della riunione della Commissione attività produttive all’Ars. Catania ha partecipato alla Commissione in qualità di componente. Proprio su richiesta dell’onorevole Catania il Presidente Gaspare Vitrano ha convocato per stamattina le parti interessate alla questione della diga Trinità di Castelvetrano: l’acqua dell’invaso, in parte, viene sversata a mare quando supera il livello dei 62 metri sul livello del mare. «Al Ministero gli Uffici dovranno produrre una verifica statica dell’invaso, un piano di protezione civile e un piano di laminazione per un’adeguata attività di regolazione dei deflussi dell’invaso, per concorrere a limitare gli effetti di un’eventuale piena», aggiunge il deputato Catania.
La riunione, durata quasi due ore, ha visto seduti attorno allo stesso tavolo le parti coinvolte nella questione, dai dipartimenti regionali (compreso quello di Protezione civile), alle associazioni di categoria, ai sindacati. «Si è deciso di individuare un percorso celere che possa consentire di salvaguardare l’annata agraria di quest’anno – spiega l’onorevole Catania – nelle more della progettualità messa in atto tramite Regione e Consorzi di bonifica. Quello che è necessario è garantire il giusto approvvigionamento dell’acqua irrigua ai nostri agricoltori. Ne va dell’economia dell’intero territorio della Val di Mazara».