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16/03/2023 06:00:00

Mazara, l'ospedale resta semi vuoto, nonostante i 35 milioni spesi

Da maggio 2022 ad oggi nulla è cambiato per quella che resta una scatola mezza vuota ma che è costata alle tasche dei contribuenti ben 33 milioni di euro: l’ospedale ‘Abele Ajello’.


L’ABELE AIELLO, RESTA UN DEA DI I LIVELLO SOLO SULLA CARTA
– Il nosocomio mazarese dopo un’imponente opera di ristrutturazione (sarebbe meglio dire ‘costruzione’ dato che fu quasi completamente abbattuto e rigenerato da capo secondo le più moderne normative antisismiche, di risparmio ambientale e nuove tecnologie) avrebbe dovuto garantire una serie di reparti e servizi elencati e contenuti in vari atti amministrativi che elenchiamo sotto più specificatamente.

I REPARTI DOVUTI SECONDO GLI ATTI - Nel sito dell' Asp di Trapani sono stati resi pubblici gli Atti Aziendali del 2020, 2021 e 2022, (approvati con D.A. Salute n. 482 del 4 giugno 2020 D.A. Salute n. 943/2021 del 20/09/2021, D.A. Salute n. 488/2022 del 13/06/2022). A pagina 95 sono riportati i Reparti che dovrebbero esserci nell’Abele Ajello: Medicina, Chirurgia, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Cardiologia con U.T.I.C. (Unità di Terapia Intensiva Coronarica), Rianimazione, Ortopedia, Neurologia, Psichiatria, Oncologia.

LA REALTÀ È UN'ALTRA - “I reparti - continua la nostra fonte - di Rianimazione, Ortopedia, Oncologia, Psichiatria e Neurologia, Gastroenterologia, Oculistica, Ematologia, Lungodegenza, Anatomia Patologica, non sono attivi/presenti all'interno dell' Abele Ajello”. E aggiunge: “Fai conto che Ortopedia Oncologia Ematologia Anatomia Patologica E Rianimazione sono a Castelvetrano senza motivo. Più l’ospedale è importante - prosegue l’anonimo - più unità operative complesse ci sono, Castelvetrano è ospedale di base, e se guardi (l’atto aziendale dell’Asp n. d. a.) non è prevista Emodinamica. Hanno speso soldi - continua l’operatore sanitario riferendosi all’ospedale di Castelvetrano - per un ospedale di base, antico per strutture e senza ascensori in cui entrano i letto (solo barelle), quando c’è un'emergenza c’è il panico”.

PURE LA CHIRURGIA SOFFRE - “Il reparto di Chirurgia a Mazara - ci fa sapere sempre la nostra fonte riservata - è in questa situazione: sono in servizio 6 Chirurghi, compreso il facente funzione, così organizzati: DUE sono esonerati da turni notte e sala operatoria (problemi di salute); TRE sono obbligati a fare turni anche in Pronto Soccorso uno (facente funzioni) praticamente fa il Jolly, è una specie di tuttofare ma è esentato dal garantire i turni in Pronto Soccorso”.

23 CHIRURGHI MA NESSUNO A MAZARA - “L'ASP - fanno sapere a Tp24.it altre fonti interne all’ospedale mazarese ‘Abele Ajello’ - ha reclutato 23 Chirurghi e li ha assegnati ovunque tranne che a Mazara: due ad Alcamo; due a Salemi ed i rimanenti a Marsala, Trapani e Castelvetrano”.

LA SEGNALAZIONE ALLA CORTE DEI CONTI - “Segnalazione atti e fatti ospedale Abele Ajello”, così s’intitola la posta elettronica certificata inviata l’otto marzo scorso - dal consigliere comunale mazarese di Fratelli d’Italia, Giorgio Randazzo - alla Procura regionale della magistratura contabile siciliana. “La Corte dei conti - denuncia Randazzo - accerti le responsabilità politiche amministrative sulla mancata attuazione nei fatti del Dea di primo livello, l’assessore regionale alla Salute, dottoressa Volo metta fine all’ingiustificato smantellamento del nosocomio”.
La PEC è stata inoltrata, per conoscenza, anche al Commissario straordinario dell’ASP di Trapani assieme ad “una nota dettagliata, - scrive Randazzo su facebook - frutto di un confronto serrato con operatori sanitari e sindacati ‘autonomi’, con atti e fatti che dimostrano che negli ultimi anni vi è un meccanismo “perverso” teso a non attuare in concreto il DEA di PRIMO LIVELLO nel Presidio ospedaliero ‘Abele Ajello’ disattendendo i contenuti di atti aziendali ben precisi. Cittadini, pazienti e personale sanitario - continua il consigliere comunale di Fratelli d’Italia - sono stanchi di questo continuo “smantellamento” ad opera di certa “mala politica” che specula sulla sanità pubblica a favore di altre realtà a soli scopi elettoralistici. Sono e siamo stanchi dell’atteggiamento “omertoso” di Consiglieri comunali , amministratori e classe politica in genere che non affrontano il problema concreto delle reali condizioni dell’Abele Ajello ridotto ad un “poliambulatorio” solo ed esclusivamente per garantire “protezione” a parenti, amici, autorizzazioni e convenzioni per le proprie imprese e interessi in genere “malsani” che nulla hanno a che vedere con la buona sanità con al centro il “malato”.


La Corte dei Conti accerti le responsabilità amministrative e politiche su scelte e omissioni che di fatto da tempo stanno svuotando il nosocomio di Mazara del Vallo. Mi auguro - prosegue Randazzo - che l’Assessore alla Salute , informato di tali evidenze, metta un freno alle ingerenze di certa Politica e di certa "élite sanitaria” sulla sanità trapanese .
In un Paese normale - conclude Giorgio Randazzo - mi aspetterei il sussulto di orgoglio della Politica locale e dell’amministrazione comunale, con la richiesta di una convocazione urgente della ‘Conferenza dei Sindaci’ dell'ASP di Trapani, ma evidentemente l’attenzione oggi è rivolta solo ed esclusivamente a “rimpasti e lievitazioni” in vista del voto del 2024”.

Alessandro Accardo Palumbo
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