La vicenda "Cannes" a pochi mesi dall'insediamento del governo regionale della Sicilia, nei giorni scorsi ha visto una nuova puntata della vicenda con la decisione del Tar di Palermo che ha respinto il ricorso della Absolute Blue contro il provvedimento adottato dall’amministrazione regionale, a seguito dell’accertamento disposto dal presidente della Regione Renato Schifani, con il quale sono stati annullati gli atti di affidamento diretto per la vicenda di “Casa Sicilia" a Cannes.
Il Tar respinge il ricorso della Absolute - I giudici amministrativi (Cabrini presidente, Giallombardo estensore) - con una decisione che entra subito nel merito - hanno dichiarato la legittimità del provvedimento di autotutela adottato dall'assessorato al Turismo, perché l’aggiudicazione era avvenuta senza gara, in violazione del Codice degli appalti, e condannato la società ricorrente, Absolute Blue Sa, al pagamento delle spese legali quantificate in duemila euro. Per i giudici, infatti, la Absolute Blue non ha «dimostrato di essere titolare di diritti di esclusiva» e quindi la Regione «avrebbe dovuto vagliare l’esistenza di soluzioni alternative ragionevoli al fine di dimostrare che nel caso di specie, sarebbe stato necessario realizzare l’evento “Casa Sicilia” proprio in quell’hotel».
Il caso "Cannes" - La Regione mentre varava l'esercizio provvisorio di bilancio, confermava l'evento "Sicily, Women and Cinema", la mostra fotografica rappresentativa dell'isola al 76esimo festival del cinema di Cannes che si terrà dal 16 al 27 maggio. L'evento però ha visto fondi aumentati di un milione e mezzo di euro rispetto al 2022 con il governo Musumeci. Quasi quattro milioni di euro per una partecipazione in pompa magna. Una cifra assegnata senza bando alla Absolute Blue Sa, società con sede a Kehlen, in Lussemburgo. Il governatore Renato Schifani sin dall'inizio si è detto all’oscuro di tutta l’operazione, visto che ha fatto sapere di avere chiesto chiarimenti all’assessore al Turismo, il meloniano Francesco Paolo Scarpinato. Il quale, da parte sua, ha negato qualsiasi anomalia nella vicenda che ha fatto scoppiare la polemica in Sicilia.
I conti salati di "Casa Sicilia" – Il caso nasce dalla pubblicazione da parte della Regione del decreto numero 3765, del 20 dicembre, che assegna 3 milioni e 750mila euro per finanziare “Sicily, Women and Cinema“, la mostra fotografica che rappresenterà l’isola al 76esimo festival di Cannes. Si tratta di una conferma, visto che già l’anno scorso l’evento era stato finanziato dalle casse siciliane, non senza polemiche. I soldi però aumentano: dai 2,2 milioni del 2022 ne sono stati aggiunti uno e mezzo per il 2023. A cosa servono questi fondi? Lo spiega il decreto della Regione, che elenca una lunga lista di voci di spesa: la più alta è quella di 920mila euro solo per l’affitto del salone dell’Hotel Barriere Majestic, il noto albergo a 5 stelle sulla Croisette. È lì che sarà allestita Casa Sicilia, all’interno della quale “sarà realizzata una sala vip destinata a ricevere, in un contesto di maggiore riservatezza e tranquillità, gli artisti che si avvarranno degli spazi della Regione Siciliana per le conferenze stampa, le presentazioni dei film in concorso e per i correlati eventi conviviali”, come recita il decreto. Ma questo è solo l’apice di un lungo elenco di voci divise tra lo shooting del fotografo Mojo per la mostra evento “Sicily, Women and Cinema” e l’allestimento di “Casa eventi di Cannes”, dove spiccano i 511 mila euro stanziati per “Animazioni, Conferenza stampa e consumi”. E ancora ci sono 306mila euro per i pannelli pubblicitari e più di 790mila di manodopera complessiva. Mentre per gli ospiti della Regione la spesa sarà di appena 29.760 euro.
Il governatore Schifani non ne sa nulla - Alla notizia, il Presidente della Regione, Renato Schifani, è incredulo. Incredibile ma lui non ne sa nulla. La vicenda diventa quasi farsesca. Schifani chiede lumi al suo assessore al ramo, Scarpinato, voluto da Fratelli d’Italia. Fratelli d’Italia ha chiesto e ottenuto tutti gli assessori al turismo nelle regioni italiane a guida centrodestra. Così come è di Fratelli d’Italia la ministra al ramo, Daniela Santanchè. Fidatevi: questa strategia porterà altre sorprese.
Schifani revoca ogni affidamento, in autotutela. Dall’avvocatura della Regione fanno sapere, infatti, che ci sono vizi nell’assegnazione, in contrasto con il Codice degli Appalti. Ma da Fratelli d’Italia non ci stanno. Hanno gestito politicamente tutto loro, d’altronde. Prima fanno presente che anche nel 2022, quando era governatore Musumeci, si è finanziata la mostra a Cannes, ed era costata “solo” 2,2 milioni di euro. E nessuno ha detto bic. Poi, l’assessore Scarpinato spiega che si tratta di investire nella visibilità della Sicilia per attrarre produzioni cinematografiche.
Il sopralluogo di Scarpinato a Cannes - L’assessore Scarpinato, per si e per no, un sopralluogo a Cannes l’aveva fatto. Dal 5 al 7 dicembre scorsi, si è recato in «missione istituzionale» a Cannes. Costo totale: 2.157 euro, 797 «a titolo di rimborso spese», 1.000 «a titolo di rimborso forfettario» e 360 «a titolo di indennità diaria lorda. “Sono andato per la fiera del turismo del lusso” si giustifica Scarpinato, che poi cambia ancora una volta versione: "Non ho mai firmato alcuna autorizzazione nè tanto meno un aumento del budget per il finanziamento dell'evento a Cannes, ho solo preso visione di un progetto che era ancora in fase di aggiudicazione …".
Schifani scambia le deleghe tra gli assessoti Scarpinato e Amata - Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha disposto un cambio di deleghe all’interno della giunta regionale: Elvira Amata ricoprirà l’incarico di assessore al Turismo, allo sport e allo spettacolo mentre Francesco Paolo Scarpinato si sposterà all’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana. Entrambi gli assessori sono espressione di FdI. Lo scambio di deleghe è il punto di mediazione trovato dopo le polemiche che avevano coinvolto Scarpinato per l’evento di Cannes finanziato per 3,7 milioni di euro dall’assessorato al Turismo, risorse assegnate alla società lussemburghese Absolute Blue. Decreto poi ritirato in autotutela a seguito delle verifiche richieste dal presidente Schifani che aveva acquisito pure un parere dell’Avvocatura regionale. Scarpinato si è difeso sostenendo di non aver mai firmato alcuna autorizzazione per quel finanziamento. L’intervento di Manlio Messina, ex assessore al Turismo nel governo Musumeci e che aveva finanziato l’evento l’anno prima per 2,2 milioni di euro, a difesa del collega di partito aveva creato fibrillazioni tra Schifani e FdI poi rientrate dopo un incontro chiarificatore a Roma.
Antonio De Luca (M5S): "la pronuncia del Tar conferma le responsabilità del Governo Musumeci" - La pronuncia del Tar sul caso Cannes praticamente mette nero su bianco le responsabilità, già peraltro evidentissime, del governo Musumeci sull'operazione. Chi risponderà ora del danno di immagine fatto alla Sicilia? Se lo dovrebbe chiedere in prima istanza Schifani, che si è limitato a mettere in piedi un abile gioco delle tre carte, con un discutibilissimo cambio di deleghe tra assessori, per chiudere la partita. Sarebbe stato doveroso invece, da parte dell'attuale presidente della Regione, chiedere conto e ragione dell'opacissima gestione della vicenda ai suoi alleati romani, di cui evidentemente continua ad essere succube, come, tra l'altro, dimostra l'indecente sì al ddl Calderoli sull'autonomia differenziata”. “Del sì del Tar allo stop al procedimento – conclude De Luca - comunque il governo non può certamente inorgoglirsi in alcun modo: se la vicenda Cannes non fosse finita sui giornali, infatti, tutto sarebbe proceduto senza senza alcun intoppo”.